Attualità
La sentenza del Tribunale del Lavoro de L’Aquila del 13 settembre 2023: una pietra miliare per la tutela dei lavoratori non vaccinati
La sentenza del Tribunale del Lavoro de L’Aquila del 13 settembre 2023, che ha dichiarato l’illegittimità dell’istituto della sospensione dal lavoro (e dalla retribuzione) per assenza della vaccinazione obbligatoria anti Sars-Cov-2 dei lavoratori ultracinquantenni, è un atto di giustizia e di coraggio che rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei lavoratori e della libertà di scelta individuale.
La sentenza ha stabilito che la sospensione dal lavoro dei lavoratori non vaccinati era illegittima perché non era giustificata dalla necessità di tutelare la salute pubblica. I vaccini anti covid-19, infatti, non sono in grado di prevenire il contagio, come dimostrato dal fatto che anche i vaccinati si infettano e trasmettono il virus.
La sentenza ha anche stabilito che la sospensione dal lavoro dei lavoratori non vaccinati era discriminatoria, in quanto colpiva solo una categoria di lavoratori, senza alcuna giustificazione oggettiva.
Questa sentenza è un importante precedente che potrebbe aprire la strada alla rimozione di altri provvedimenti discriminatori adottati in materia di vaccinazione obbligatoria.
In particolare, la sentenza potrebbe essere utilizzata per contestare la sospensione dal lavoro dei lavoratori pubblici non vaccinati, prevista dall’art. 4, comma 1, del dl. 172/2021.
La sentenza del Tribunale del Lavoro de L’Aquila è un segnale positivo per la democrazia e per la tutela dei diritti dei lavoratori.
Ecco alcuni punti salienti della sentenza:
- La sentenza ha stabilito che la sospensione dal lavoro dei lavoratori non vaccinati era illegittima perché non era giustificata dalla necessità di tutelare la salute pubblica.
- La sentenza ha anche stabilito che la sospensione dal lavoro dei lavoratori non vaccinati era discriminatoria, in quanto colpiva solo una categoria di lavoratori, senza alcuna giustificazione oggettiva.
- Questa sentenza è un importante precedente che potrebbe aprire la strada alla rimozione di altri provvedimenti discriminatori adottati in materia di vaccinazione obbligatoria.
Conseguenze della sentenza
La sentenza del Tribunale del Lavoro de L’Aquila potrebbe avere importanti conseguenze, sia in termini pratici che simbolici.
In termini pratici, la sentenza potrebbe portare al reintegro dei lavoratori non vaccinati che sono stati sospesi dal lavoro.
In termini simbolici, la sentenza rappresenta un importante riconoscimento della libertà di scelta individuale e della tutela dei diritti dei lavoratori.
La sentenza è stata accolta con favore da molti, che l’hanno vista come un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei lavoratori e della libertà di scelta individuale.
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