La scandalosa vicenda della nomina del portavoce del presidente del Parlamento Europeo

Il fatto che Bruxelles sia lontana fa si che il nepotismo, la corruzione e le “Porte girevoli” siano meno evidenti di quanto accada nelle capitali nazionali, ma la quantità e la qualità di questi fenomeni a livello europeo è sicuramente superiore.

L’ultimo divertente caso colpisce ancora il Parlamento Europeo, e la fonte sarebbe Il Foglio. Secondo il giornale, esperto in pettegolezzi, la presidente del Parlamento Roberta Metzola avrebbe deciso di scegliere come capo di gabinetto (la massima carica nella gerarchia amministrativa) niente di meno che il proprio cognato, Matthew Tabone. Se da un lato è vero che questo genere di cariche sono legate ad un rapporto di fiducia con l’ente politico, si sarebbe trattato  di un caso di nepotismo clamoroso che, tra l’altro, salta immediatamente agli occhi e che avrebbe creato uno scandalo ulteriore dopo i casi di corruzione fra i socialisti e i numerosi fenomeni di “Porte girevoli” comuni fra i funzionari della Commissione.

Pare che poi questa decisione sia stata rivista, almeno secondo quanto riporta Il Foglio. Qualcuno deve aver fatto notare la completa inopportunità della nomina la cognato, per cui alla posizione dirigenziale sopra citata è stata nominata la spagnola Leticia Zuleta de Reales Ansaldo, fuori dalla cerchia parentale della Metsola.

Quindi i casi sono due:

• La presidenza del parlamento europeo ha fatto l’ennesima brutta figura, salvata in corner, ma è comunque gravissimo che si sia anche solo pensato di nominare un parente stretto nella suddetta posizione. Ormai le cariche europee si sentono al di sopra del popolo, fuori da ogni giudizio politico. Del resto tutte le alte cariche europee, da Parlamento alla Commissione alla BCE al MES, godono di immunità giudiziaria;
• Il Foglio si è inventato tutta la vicenda