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La Russia è il secondo esportatore nella UE di prodotti petroliferi, attraverso l’India

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Secondo i media russi che citano le statistiche ufficiali di Eurostat, l’India è diventata il secondo fornitore di prodotti petroliferi raffinati dell’Unione Europea nel 2023, seconda solo all’Arabia Saudita.

Secondo i calcoli di RIA Novosti, tra gennaio e settembre di quest’anno l’UE ha importato 7,9 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi raffinati dall’India, una cifra più che doppia rispetto all’anno precedente e tripla rispetto al 2021. Secondo il rapporto, il volume di prodotti petroliferi raffinati di quest’anno ha catapultato l’India dal sesto posto del 2022 al primo posto del 2023, con Francia, Paesi Bassi e Italia come tre maggiori importatori, seguiti da Croazia, Lettonia, Romania e Germania.

L’India, il secondo paese raffinatore asiatico dopo la Cina, importa circa il 40% del greggio che raffina dalla Russia, con un aumento esponenziale dei volumi dovuto allo sconto sul greggio russo in seguito alle sanzioni occidentali. Il greggio russo continua ad arrivare sui mercati europei anche in altri modi. Secondo i dati del Centro per la ricerca sull’energia e l’aria pulita (CREA), la raffineria bulgara Neftochim Burgas ha importato oltre 4,95 milioni di tonnellate di greggio russo nei primi 10 mesi di quest’anno.
Alla Bulgaria è stata concessa un’esenzione dall’embargo sul petrolio russo imposto dall’UE alla fine del 2022, al fine di garantire un sufficiente approvvigionamento interno. Tuttavia, il petrolio russo viene raffinato e venduto in altri mercati europei.

Secondo il CREA, la Bulgaria è il quarto importatore di greggio russo via mare, dopo India, Cina e Turchia.

Quindi le sanzioni europee vanno verso il lato del ridicolo, nel momento in cui vengono aggirate tramite paesi terzi, che sono i veri vincitori in questa situazione.

Secondo Eurostat, il gas naturale, il petrolio, il nichel, l’iran, l’acciaio e i fertilizzanti rappresentano i due terzi delle importazioni “extra-UE” (transazioni con tutti i Paesi al di fuori dell’UE) dalla Russia. Inoltre, l’agenzia statistica ufficiale rileva che tra il terzo trimestre del 2021 e il terzo trimestre del 2023, la quota della Russia nelle importazioni “extra-UE” di gas naturale è diminuita del 27%.

Le importazioni extra-UE di petrolio hanno registrato una diminuzione del 25% della quota russa.

 


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