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La Germania non può più sovvenzionare le proprie imprese contro il caro energia

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Centrale nucleare

Il governo tedesco ha avvertito le autorità locali che i fondi distribuiti dall’anno scorso per attenuare gli effetti della crisi energetica non diventeranno una nuova norma consolidata. 

“Tutta questa ripartizione degli oneri si basa su decisioni prese in situazioni politiche ed economiche eccezionali”, ha dichiarato il vice ministro delle Finanze Luise Hoelscher nel regolare rapporto mensile del ministero, come riportato da Bloomberg.
“È chiaro che non può essere il metro di paragone per affrontare le sfide future”, ha aggiunto Hoelscher. “La situazione finanziaria del governo federale si è infatti notevolmente deteriorata negli ultimi anni rispetto alla posizione finanziaria degli Stati”.

Il governo federale tedesco ha registrato un deficit di bilancio di oltre 130 miliardi di dollari nel 2022 (129,3 miliardi di euro), in gran parte a causa degli aiuti per la pandemia e del sostegno finanziario alle imprese, alle famiglie e alle amministrazioni locali in seguito alla crisi energetica che ha colpito il Paese lo scorso anno.

Nonostante gli aiuti, il più grande Stato tedesco, la Renania Settentrionale-Vestfalia, è stato costretto a dichiarare una situazione di emergenza lo scorso novembre per essere autorizzato ad assumere nuovo debito per sopravvivere.

La Renania Settentrionale-Vestfalia, che ospita 20 delle 50 maggiori aziende tedesche, ha dichiarato una “situazione di emergenza straordinaria” per poter accedere a ulteriori prestiti che altrimenti sarebbero stati negati allo Stato a causa di una regola sulla quantità di debito che uno Stato può contrarre.
L’anno scorso la Germania ha stanziato 270 miliardi di euro, pari a circa 290 miliardi di dollari, per proteggere i consumatori dagli effetti peggiori della crisi energetica, posizionandosi in cima alla lista dei paesi europei che hanno speso di più, compreso il Regno Unito.

Il conto totale dell’Unione Europea per gli aiuti energetici alle imprese e ai consumatori ha sfiorato i 700 miliardi di euro, pari a circa 720 miliardi di dollari. Alcuni Stati membri dell’UE non hanno gradito la generosità della Germania, accusandola di aver ottenuto un vantaggio sleale per le sue imprese grazie alle sue tasche più profonde. Però la Germania se ne è francamente infischiata e, almeno sino ad oggi, ha proseguito a finanziare le proprie aziende.


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