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La Germania dichiara guerra all’Italia sui migranti

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Le elezioni europee del 2024 si avvicinano, e la questione dell’immigrazione sta diventando un campo di battaglia sempre più cruento tra i governi e i partiti dei paesi membri dell’Unione Europea. Oggi, la Germania ha preso una decisione che ha scosso l’Italia e ha sollevato molte domande sul futuro dell’immigrazione in Europa.

Iniziamo con un passo indietro. Durante un incontro in Sicilia, il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier e il presidente italiano Sergio Mattarella avevano concordato sulla necessità di cooperare per affrontare l’immigrazione e sulla revisione dell’accordo di Dublino. Quest’ultimo era stato definito “preistoria” da Mattarella. Tuttavia, oggi la Germania ha compiuto un’incredibile inversione di rotta, mettendo in discussione quanto concordato precedentemente.

Peccato che poi questa armonia fra le parti si sia rivelata una balla. Nancy Faeser, ministro dell’Interno tedesco, ha accusato l’Italia di non rispettare le riammissioni previste dall’accordo di Dublino e ha dichiarato che la Germania non accoglierà altri rifugiati dall’Italia finché questa situazione non verrà risolta. Faeser ha fatto un chiaro appello a Roma affinché adempia ai suoi impegni.

Ma non è finita qui. Il Ministero degli Esteri tedesco ha annunciato l’imminente finanziamento di centinaia di migliaia di euro per la realizzazione di un centro di accoglienza per i migranti in Italia e per sostenere un’Organizzazione Non Governativa (ONG) impegnata nei salvataggi in mare. Questo finanziamento ha suscitato perplessità e sconcerto a Roma. Robe da matti, una specie di pelosa carità fatta propprio a chi favorisce l’immigrazione irregolare. 

Il governo italiano, attraverso palazzo Chigi, ha espresso stupore per questa inaspettata mossa tedesca e ha annunciato che prenderà contatto con le autorità tedesche per chiarire la situazione. Il governo italiano ritiene che il finanziamento da parte della Germania di attività di ONG sul territorio italiano rappresenterebbe una grave anomalia nelle relazioni tra Stati europei. Che direbbe la Germania se l’Italia finanziasse direttamente una ONG di senso opposto al governo in Germania?

Queste parole dure sono state precedute dalle dichiarazioni dell’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la Politica estera e la Sicurezza, Josep Borrel, che ha sottolineato come le migrazioni possano rappresentare una forza dissolvente per l’Unione Europea a causa delle profonde differenze culturali tra i paesi membri e della loro incapacità a lungo termine di raggiungere una politica comune in materia di immigrazione.

Però le conseguenze del comportamento tedesco sono proprio queste: in nome di un po’ di polemica politica di breve termine si rompono le relazioni di collaborazione con un paese europeo che sta affrontando un grosso problema. Anzi si cerca di creare una sorta di colonia dei propri interessi in quello stato tramite una ONG. In questo modo si spacca veramente l’Europa, e si spacca anche male, generando rivalità e asti profondi fra i paese. Complimenti ai super europeisti tedeschi: favorevoli alla Ue solo quando comandano loro. 

Intanto, l’Italia sta preparando un decreto che richiederà ai richiedenti asilo che non desiderano essere trattenuti in un Centro per il Rimpatrio fino all’esito del ricorso contro il rigetto della domanda di versare una garanzia finanziaria di quasi 5.000 euro. Questa disposizione si applicherà a chi è nelle condizioni di essere trattenuto durante la procedura alla frontiera e proviene da un Paese sicuro.

A questo punto o la Germania farà marcia indietro, o l’attuale posizione europeista del premier Giorgia Meloni diventerà scarsamente difendibile. 

 


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