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La Francia batte cassa al Regno Unito perché partecipi ai costi mega della centrale nucleare di Hinkley

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Il governo francese sta facendo pressione sul Regno Unito affinché contribuisca a colmare un buco di svariati miliardi di sterline nel bilancio dei progetti di energia nucleare costruiti in Gran Bretagna dall’operatore elettrico francese EDF. Purtroppo la prima centrale britannica  costruita dopo decine di anni da EDF con tecnologie in loco si è rivelata un grosso problema. 
La richiesta di un contributo da parte del Regno Unito potrebbe causare tensioni tra Parigi e Londra, un giorno dopo che la società statale EDF ha ammesso che la costruzione di una nuova centrale nucleare a Hinkley Point, nel Somerset, subirà ulteriori costosi ritardi, portando il conto a 46 miliardi di sterline, 53 miliardi di euro. In caso di mancata partecipazione britannica al finanziamento EDF dovrà rallentare la costruzione che slitterà nel tempo.
Il Regno Unito ha dichiarato che non investirà denaro nel progetto, di cui EDF è azionista di maggioranza e che è già coperto da una garanzia governativa sulle entrate una volta in funzione. Però Parigi sta spingendo per una “soluzione globale” che comprenda anche i problemi di finanziamento di un altro impianto britannico previsto, Sizewell C, hanno dichiarato un funzionario del ministero dell’economia francese e un’altra persona vicina ai colloqui.

Hickley

“È una questione franco-britannica”, ha dichiarato il funzionario del ministero dell’Economia francese. “Il governo britannico non può dire allo stesso tempo che EDF deve risolvere da sola la questione di Hinkley Point e allo stesso tempo chiedere a EDF di investire in Sizewell. Siamo determinati a trovare una soluzione globale per portare a termine questi progetti”.
Sizewell, nel Suffolk, ha una struttura finanziaria diversa da quella di Hinkley. Questa settimana il Regno Unito ha dichiarato di voler iniettare altri 800 milioni di sterline di fondi statali, portando il suo contributo totale a 2,5 miliardi di sterline per l’impianto da 20 miliardi di sterline, di cui è il primo azionista. Il suo partner EDF non ha alcun obbligo di apportare ulteriori fondi.
I funzionari francesi hanno dichiarato che le discussioni sulle varie opzioni sono iniziate diversi mesi fa con le controparti britanniche, anche se hanno riconosciuto che Londra ha segnalato dei vincoli di bilancio che dovranno essere presi in considerazione.
Nel Regno Unito, un funzionario del governo ha minimizzato i colloqui, aggiungendo che su Hinkley Point “i costi saranno responsabilità di EDF”, chiudendo, apparentemente, la discussione, ma non ècosì facile chiudere la bocca ai francesi che hanno un asso nella manica.
Sotto il primo ministro Rishi Sunak, la Gran Bretagna ha preso l’iniziativa politica di espellere il gruppo cinese CGN come investitore in Sizewell, lasciando che il progetto necessiti di nuovi capitali privati, ma anche spingendo CGN a ritirarsi da Hinkley, di cui è azionista al 33,5%. Questo  ha causato sia ritardi, sia problemi finanziari perché il gruppo cinese ha pagato sino ad ora, ma oraa non ha più l’obbligo di farlo, anzi ha smesso di pagare da mesi.
Trovare investitori privati per colmare il deficit di Hinkley potrebbe essere difficile soprattutto senza garanzie o partecipazioni statali.  EDF è appena uscita da un periodo di turbolenze finanziarie e deve fare grandi investimenti anche a livello nazionale nei prossimi decenni. L’anno scorso è stata completamente rinazionalizzata, per cui chiedere soldi a EDF corrisponde a chiedere i soldi direttamente allo stato francese. Anche perché in Francia, proprio per la forza di questo monopolio pubblico, lo stato decide il prezzo di cessione dell’energia all’ingrosso e quindi le risorse finanziarie di mercato che EDF può raccogliere.
Nello stesso tempo però il contratto di Hinkley è stato voluto proprio da EDF e fu giudicato esoso dieci anni, fa, quando fu iniziato. Nello stesso tempo Hinkley e Sizewell sono la dimostrazione pratica del perché gli SMR, costruiti in serie e consegnati e montati “Chiavi in mano” e con tempi, e prezzi, più ridotti.

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