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La DARPA inizia a lanciare i primi satelliti Blackjack, i concorrenti militari di Stralink

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Darpa, l’aagenzia di ricerca della difesa USA;  ha un programma alternativo alle comunicazioni strategiche, di fianco al sistema di satelliti geostazionari ora in uso e questo sistema si chiama Blackajack. 

I satelliti geostazionari, che sono ad  una distanza di circa 36 mila km dalla terra, si muovono alla stessa velocità con cui la Terra ruota su se stessa, per cui stazionano sempre sullo stesso punto. Questo li rende particolarmente utili nelle comunicazioni satellitari e nella fornitura di servizi internet e digitali avanzati alle truppe sul campo. Nello stesso tempo però l’invio di questi satelliti in orbita è costoso, richiede tempo, e il loro network è esposto agli attacchi.

Ecco che allora nasce il progetto Blackjack, ispirato da Starlink di Elon Musk: una costellazione numerosa di satelliti in bassa orbita terrestre, ma sufficientemente numeroso da poter fornire gli stessi servizi, se non migliori, dei geostazionari, ma a una frazione del costo. Un0idea per rendere il sistema satellitare militare più robusto.

Qualcosa però non è andato perfettamente. Prima di tutto il lancio, che doveva aver luogo nel 2021, è scivolato al 2023. Inoltre  il sistema è stato per ora ridimensionato a solamente un test con l’utilizzo di soli 4 satelliti Blackjack lanciati da un singolo vettore.

I quattro satelliti “Blackjack”, identici tra loro, sono stati costruiti utilizzando bus commerciali di classe Saturn creati da Blue Canyon, una sussidiaria di Raytheon Technologies. Blue Canyon Technologies ha ottenuto dalla DARPA un contratto da 14,1 milioni di dollari nel 2020 per la produzione di quattro satelliti, con l’opzione di produrne fino a 20 per un valore totale di 99 milioni di dollari. I piccoli bus satellitari della classe Saturn possono ospitare carichi utili fino a  200 chilogrammi.

Ogni satellite del sistema “Blackjack” comprende un nodo di elaborazione dati Pit Boss e un carico utile a radiofrequenza Storm King, entrambi prodotti da SEAKR Engineering, un’altra consociata di Raytheon. Inoltre, su ogni satellite sono presenti quattro terminali di comunicazione laser, forniti da CACI International.

“L’obiettivo è dimostrare prestazioni in orbita bassa terrestre pari a quelle degli attuali sistemi in orbita geosincrona, mentre i carichi utili rispettano i vincoli di dimensioni, peso e potenza del bus commerciale”, ha aggiunto Forbes.


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