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LA CRISI PERFETTA STA ARRIVANDO? (di Nino Galloni)

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tempesta

lo Da qualche giorno impazza sul web la previsione di autorevoli esperti della Banca dei Regolamenti Internazionali circa la immediata prospettiva di un crollo del sistema bancario e finanziario.

Previsione comprensibile se guardiamo ai crediti deteriorati dei principali operatori; tuttavia l’attenzione del pubblico, della stampa e degli esperti appare tutta puntata sui crediti. Questi ultimi vengono contabilizzati come sofferenze oppure ceduti; in realtà essi sarebbero unicamente mancati arricchimenti se la contabilità fosse corretta per calcolare nei proventi della banca non solo gli interessi ma anche la componente di capitale.

La banca contabilizza il prestito unicamente nell’attivo patrimoniale così nascondendo la componente capitale dal conto profitti e perdite; questo sarebbe corretto se e solo se la banca prestasse depositi ovvero danaro reale! Molto meno attenti, poi, gli esperti appaiono per quanto riguarda derivati e titoli tossici il cui attuale ammontare supera oramai i 4 milioni di miliardi di dollari cioè 54 volte il pil mondiale! Altro che la una volta virgola dei famigerati debiti pubblici rispetto al pil nazionale!

La BRI dunque prevede una crisi tipo quella del 2008, ma molto più grave.
Dopo il 2008, però, le banche centrali hanno cominciato ad immettere od autorizzare mezzi monetari illimitati affinché gli speculatori finanziari, banche comprese, potessero continuare coi loro giochi. La moneta necessaria ogni anno a continuare il gioco dovrebbe superare il 5% dello stock complessivo dei debiti ma non raggiungere il 10: quindi da 2,7 volte pil mondiale a 5,4 (in media circa 300.000 mila miliardi di dollari).

Se tali masse liquide finissero nelle nostre tasche – invece di annullarsi nel caos speculativo – la previsione di una fiammata inflattiva devastante sarebbe plausibile, ma il cielo della finanza é sempre più denso di nuvole mentre continua a non piovere sull’arido suolo dell’economia reale.

Perché scoppi una crisi come quella del 2008, seppure molto più grave, occorre che le banche centrali smettano di fornire mezzi monetari illimitati; oppure la catastrofe che avremo sarà di tipo nuovo: quindi non sappiamo né quando, né come sarà; pensiamo che sarà…ma tanto non siamo ancora preparati per affrontarla. D’altra parte, forse é complicato esser preparati ad affrontare non si sa cosa. Insomma: prepariamoci comunque a qualcosa che arriverà non si sa quando.

Nino Galloni


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