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La Corea del Nord parla di uso dell’arma nucleare mente lancia altri missili strategici

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Questa settimana si è assistito a una vera e propria escalation di minacce verbali fra la Corea del Nord e gli USA, con tanto di richiamo di Washington a Pechino perché intervenga controllando l’eccessivo bellicismo di PyongYang, anche se la cosa sembra essere passata sotto silenzio, o quasi, nei media occidentali. Se la Cina non interverrà gli USA si riservano di prendere contromisure.

Nell’ultimo incidente, sabato la Corea del Nord ha lanciato diversi missili da crociera a ovest della penisola coreana, secondo dichiarazioni militari sudcoreane, e questa è la risposta del governo di Kim Jong Un alla presenza di un sottomarino nucleare statunitense nelle basi navali della Corea del Sud.

Segna almeno il secondo lancio di missili e “avvertimento” da Pyongyang questa settimana. “Sabato la Corea del Nord ha lanciato diversi missili da crociera nel Mar Giallo”, ha detto il Joint Chiefs of Staff [SK JCS].

Le autorità di intelligence sudcoreane e statunitensi stavano analizzando i lanci, avvenuti verso le 4:00 del mattino, per saperne di più sul tipo di missili lanciati e altri dettagli, secondo il JCS“. La dichiarazione del JCS aggiungeva: “I nostri militari hanno rafforzato la sorveglianza e la vigilanza cooperando strettamente con gli Stati Uniti e mantenendo una ferma posizione di prontezza”.

Come abbiamo evidenziato questa settimana, martedì la USS Kentucky di classe Ohio ha attraccato nel porto sudcoreano di Busan, segnando la prima volta dal 1981 che un sottomarino americano dotato di armi nucleari è arrivato nel paese. Ha anche segnato la prima volta da quando gli Stati Uniti hanno ritirato le loro armi nucleari tattiche dalla Corea del Sud nel 1991 che le armi nucleari statunitensi sono state dispiegate nella penisola coreana.

Immediatamente dopo l’arrivo del sottomarino dotato di armi nucleari, Pyongyang ha lanciato accuse di escalation nucleare rivolte a Seoul e Washington…

Il ministro della Difesa nordcoreano Kang Sun-nam ha criticato la cooperazione tra Stati Uniti e Corea del Sud sulle armi nucleari in un comunicato stampa rilasciato dalla Korean Central News Agency della Corea del Nord.

Kang ha detto che i funzionari statunitensi e sudcoreani hanno tenuto la riunione dell’NCG “per discutere il piano per l’uso di armi nucleari contro la RPDC [Repubblica Democratica Popolare di Corea]”. Una non velata minaccia di guerra nucleare.

Discutendo della politica nucleare della Corea del Nord, Kang ha detto: “Ricordo alle forze armate statunitensi il fatto che la visibilità sempre crescente del dispiegamento del sottomarino nucleare strategico e di altre risorse strategiche può rientrare nelle condizioni dell’uso di armi nucleari specificate nella legge della RPDC sulla politica della forza nucleare“.

Ha quindi affermato che la dottrina nucleare di Pyongyang “consente l’esecuzione delle necessarie procedure d’azione nel caso in cui venga lanciato un attacco nucleare contro di essa o si ritenga che l’uso di armi nucleari contro di essa sia imminente“.

Dopo che i funzionari statunitensi hanno tenuto la riunione dell’NCG, hanno rilasciato una dichiarazione in cui si afferma che qualsiasi attacco nucleare dal Nord “porterà alla fine di quel regime”.

Attualmente, a parte la componente nucleare, l’esercito della Corea del Sud è varie volte superiore a quello del Nord, soprattutto tecnologicamente. L’unica cosa che impedisce una risposta a queste provocazioni è proprio l’arma nucleare nord coreana e la ripetuta minaccia di utilizzarla. Nello stesso momento questa minaccia non può essere portata avanti per sempre. 


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