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La Commissione vuole rinviare i dazi alle auto elettriche britanniche: non è il momento

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La Commissione europea raccomanderà un rinvio di tre anni per le tariffe sui veicoli elettrici importati o esportati con il Regno Unito, hanno suggerito martedì fonti Bloomberg.

A partire dal 2024, l’attuale accordo sulla Brexit prevede che ai veicoli elettrici trasportati tra il Regno Unito e l’UE venga applicata una tariffa del 10% se meno del 45% del valore del veicolo elettrico proviene dalla regione, o se meno del 50-60% del valore del veicolo elettrico proviene dalla regione. le celle e i pacchi batteria provengono dall’UE o dal Regno Unito. Questo per evitare che una delle due parti diventasse un “Paese cacciavite”, di semplice aassemblaggio delle auto,  per l’altra parte.

Naturalmente, i produttori di veicoli elettrici si sono affrettati a mostrare il loro disappunto per l’accordo e hanno chiesto un rinvio fino al 2027. Anche il Regno Unito e la maggior parte degli Stati membri dell’UE hanno spinto per un rinvio. Ora pare che questa contrarietà abbia raggiunto dei risultati.

Le capitali dell’UE dovranno approvare qualsiasi rinvio, insieme al governo britannico, quindi i tempi si

A ottobre, la Society of Motor Manufacturers and Traders aveva affermato che le tariffe avrebbero aumentato il costo di un veicolo elettrico medio di fabbricazione britannica venduto in Europa di oltre 4.500 dollari, “minando” la competitività industriale del Regno Unito. Il gruppo ha immediatamente chiesto un ritardo di tre anni, una richiesta che sembra essere presto accolta nonostante la Commissione Europea inizialmente avesse sostenuto l’accordo, affermando che era “adatto allo scopo” e che non stava contemplando un cambiamento. Anche perché ci sarebbe stata la possibilità di danni anche per le case europee.

La politica è stata concepita per incoraggiare lo sviluppo di una catena di approvvigionamento europea delle batterie, ma le forniture locali di batterie non sono ancora adeguate.
La Francia è stato uno degli Stati membri non favorevoli al rinvio di tre anni, sostenendo che l’accordo commerciale post-Brexit non dovrebbe essere riaperto e che la produzione europea di celle per batterie sarebbe presto in grado di soddisfare le richieste del Regno Unito.

Quindi il realismo ha consigliato ri rinviare l’applicazione di un dazio stupido che avrebbe danneggiato tutti in un momento delicato.

 


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