La Cina valuta di bloccare le esportazioni di tecnologie per energia solare. Risposta al blocco dei chip?

La Cina sta valutando un divieto di esportazione delle tecnologie legate alla produzione di celle solari, fatto che aiuterebbe il Paese a mantenere il suo sostanziale dominio nella produzione di energia solare, proprio mentre altri Paesi stanno cercando di rafforzare le proprie industrie nazionali, come riporta Bloomberg.

Il Ministero del Commercio e il Ministero della Scienza e della Tecnologia cinesi stanno cercando commenti pubblici sull’aggiunta di alcuni metodi di fabbricazione fondamentali per la produzione di wafer solari avanzati all’elenco delle tecnologie di cui è vietata l’esportazione. I wafer sono quadrati di silicio ultrasottili che vengono assemblati in pannelli solari e la Cina rappresenta il 97% della produzione globale.

La mossa sottolinea la crescente importanza strategica che i governi stanno attribuendo alla produzione di energia solare, in quanto questa tecnologia sta diventando la principale fonte di nuova energia del pianeta. I Paesi, dagli Stati Uniti all’India, stanno cercando di sviluppare catene di approvvigionamento nazionali per scalfire il vantaggio della Cina.

“Pechino e i leader di mercato dell’industria solare cinese sono indubbiamente preoccupati per gli sforzi di Stati Uniti, Unione Europea e India di sviluppare industrie solari nazionali, quindi questi recenti controlli sulle esportazioni tecnologiche potrebbero essere una risposta”, ha dichiarato Cosimo Ries, analista di Trivium China. “Pechino sta cercando di rallentare la velocità con cui i suoi concorrenti possono sviluppare le proprie catene di fornitura”.

La mossa è ancora in fase di consultazione pubblica e non è stata ancora presa alcuna decisione. Tuttavia, arriva pochi mesi dopo l’approvazione da parte degli Stati Uniti dell’Inflation Reduction Act, che include sussidi per la produzione di tecnologie pulite e ha stimolato una serie di annunci di nuove fabbriche. Inoltre la mossa può essere vista come una risposta al bando USA di tecnologie legate alla produzione dei Chip per computer.

E l’Europa che ha puntato molto su questo settore per la famosa decarbonizzazione? Rischia di trovarsi o a dipendere permanentemente da Pechino, oppure a dover sviluppare costose tecnologie alternative. Comunque soluzioni non ottimali.