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La Cina getta le fondazioni di una centrale nucleare da 18 miliardi di dollari

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Sono iniziati i lavori sulla prima unità della centrale nucleare di Lianjiang, da 18 miliardi di dollari, nella provincia del Guangdong, nel sud-est della Cina. L’annuncio è stato fatto domenica dal suo proprietario, la State Power Investment Corporation (SPIC).

Lianjiang avrà sei reattori CAP1000, un adattamento cinese del progetto ad acqua pressurizzata Westinghouse AP1000. Una volta completato, si prevede che genererà più di 70 miliardi di kilowattora di energia all’anno, sufficienti ad alimentare una città industriale di circa 6 milioni di persone. Del resto ogni reattore ha una potenza di 1000 Mw/h.

Si prevede che la stazione ridurrà il consumo di carbone della Cina di oltre 20 milioni di tonnellate all’anno e ridurrà le emissioni di anidride carbonica di oltre 52 milioni di tonnellate. Il progetto dovrebbe essere completato nel 2028 e durare fino al 2088.

Il sito sarà il primo ad essere dotato di torri di raffreddamento super-grandi e di un sistema di ricircolo dell’acqua di mare.

Secondo lo SPIC, il getto del primo calcestruzzo per la fondazione dell’isola nucleare dell’unità 1 è stato completato il 29 settembre, sette ore prima del previsto.

SPIC è una società Fortune 500 e uno dei cinque principali produttori di energia elettrica in Cina, con una capacità installata totale di 117 GW. È stata costituita nel 2015 dalla fusione della China Power Investment Corporation e della State Nuclear Power Technology Corporation.

Nel frattempo la Cina è la leader nello sviluppo mondiale dell’energia nucleare, con 21 reattori nucleari in costruzione in questo momento internamente. Nel frattempo è anche in sviluppo, su forte domanda, anche una nuova generazione di reattori di piccole dimensioni, gli SMR, per i quali vi è una forte domanda internazionale.

Quindi la Cina sviluppa l’energia, fra l’altro decarbonizzando, un numero di centrali nucleari che l’Europa può solo immaginare. La UE discute e tassa, senza riuscire a pervenire a nessun risultato, e l?talia ha delegato tutto alla UE. Cosa può andare storto?


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