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La «bolla» elettrica dei trasporti ci regala un nuovo miliardario ventottenne

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Prima furono la DotCom, poi la finanza, poi le criptovalute e le ICO, adesso il trasporto elettrico. L’occidente degli ultimi venti anni è contraddistinto non da una crescita reale, ma dal susseguirsi di bolle create dall’abbondanza, sempre presente di mezzi monetari e di investitori/scommettitori/illusi che sono disposti a muoverli.

L’ultimo caso, quello del trasporto elettrico nella sua versione commerciale, ci ha regalato un altro miliardario:  Thomas Healy, amministratore d elegato della Hyliion Holdings Corps , ha appena lanciato la sua società con un SPAC (Special Purpose Acquisition Company) con la Tortoise Acquisitions, e la quotazione, ancorchè limitata , ne ha fatto un miliardario fresco fresco per il valore delle azioni da lui ancora detenute. Una SPAC è una quotazione limitata ad operatori professionali di una società non ancora operativa, ma che dovrebbe diventarlo e quindi entrare nella borsa ufficiale con una IPO. Praticamente un assegno in bianco dato, in questo caso, a Thomas Healy che lo ha fatto entrare fra i super ricchi con la sua società fondata neanche 5 anni fa.

Il motivo del successo è che la Hyllion dovrebbe produrre quello che completamente manca sul mercato, cioè un TIR 18 ruote elettrico, e che Healy ha ritardato la quotazione da marzo a ottobre, evitando la caduta della borsa ed  approfittando dei fondi liquidi abbondantemente messi a disposizione delle banche e dei super ricchi da parte della FED. Un  tempismo perfetto che lo ha reso ricco.

Hyliion però è solo l’ultima arrivata nel sogno elettrico del trasporto commerciale: prima di lui ci sono stati Tesla, e Nikola. Nonostante il mercato dei progetti inizi ad essere affollato, pe r adesso, non si vede nessun TIR elettrico per le strade americane o europee, anche se Nikola ha fatto “Correre” il proprio mezzo spingendolo giù per una collina. Per  questi motivi la SEC, l’ente di controllo americano, sta ponendo sotto attenzione questo settore altamente speculativo e poco controllato. Il caso Nikola ha acceso troppi radar nella finanza.

Naturalmente Hyliion è, per il suo fondatore, diverso: “Ci saranno anche altri camion elettrici, che adotteranno un approccio diverso. Ci auguriamo che tutte queste tecnologie abbiano successo poiché alla fine stiamo cercando di passare all’elettrico. Più persone sono concentrate su questo, meglio è” . Peccato che magari agli investitori Hyliion i camion elettrici IVECO non porteranno un centesimo…


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