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La Bank of Japan sta perdendo il controllo dei titoli di stato giapponesi, nonostante tutto

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La Bank of Japan ha investito migliaia di miliardi di Yen nel tentativo di controllare il tasso di interesse dei propri titoli di stato, soprattutto del Bond decennale di riferimento, mantenendolo allo 0,25%. In questa mossa ha comprato ormai la metà dei titoli sul mercato e la quasi totalità dei titoli a scadenza decennale,  uccidendo il mercato, nel senso che gli scambi si sono estremamente affievoliti. Nonostante questo ne sta perdendo il controllo, e occasionalmente i rendimenti superano lo 0,25%:

Non solo: George Saravelos , analista di DB, nota come ormai tutta la curva dei rendimenti dei titoli di stato, a eccezione dei decennali, è saltata ed è molto più alta. Dice, riportato da FT :

Solo i tre rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni che sono ora idonei per le operazioni di acquisto a tasso fisso della BoJ scambiano a un livello pari o inferiore al limite di rendimento di 25 punti base. Le obbligazioni con scadenza a cavallo della scadenza target sono ora scambiate con rendimenti nettamente superiori al limite massimo.

Se non fosse per le aste a tasso fisso illimitate della Bank of Japan e per un QE più ampio, l’intera curva dei rendimenti giapponesi sarebbe probabilmente molto più alta. Ma la curva “spezzata” non solo dimostra l’entità della distorsione politica, ma anche i suoi probabili limiti: con la Banca del Giappone che ha raggiunto la quasi totale proprietà di queste tre obbligazioni specifiche, si sta avvicinando il momento in cui queste obbligazioni smetteranno di essere negoziate nella loro interezza e il mercato cesserà semplicemente di esistere. Non ci sarà nessun venditore disposto a vendere obbligazioni decennali al “prezzo” di acquisto stabilito dalla Banca del Giappone.

Ecco il grafico che mostra come il rendimento degli altri titoli di stato di Tokio, al di fuori di quelli a 10 anni al centro del controllo da parte della BoJ, stiano ormai volando fuori dalla finestra.

Le tre scadenze a 10 anni sembrano ormai essere fuori dal rendimento fissato dalla BoJ che non riesce a tenere tutto sotto controllo. Quello che non ha acquistato aumenta di rendimento, seguendo una tendenza di mercato mondiale.

Il governatore Kuroda ha quindi un bel problema: se vuole veramente continuare a controllare i tassi di interesse sui titoli di stato rischia di doverseli comprare quasi tutti, oppure di dover nazionalizzare il mercato. Altrimenti dovrà accettare un rendimento dei titoli più alto mettendo sotto tensione il bilancio pubblico, quelli delle banche che li hanno in pancia e la crescita. Un bel problema da risolvere.

 


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