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La Banca Centrale Russa taglia ancora i tassi di interesse. Del resto il Rublo è fortissimo, grazie alle sanzioni (ed all’ignoranza economica)

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La Banca centrale russa ha ridotto il tasso d’interesse di riferimento di 300 punti base, 3%, portandolo all’11%, nel corso di una riunione straordinaria di politica monetaria tenutasi il 26 maggio, dopo un taglio cumulativo di 600 punti base in aprile. Gli ultimi dati settimanali indicano un significativo rallentamento dei tassi di crescita dei prezzi correnti. La pressione inflazionistica si allenta grazie alla dinamica del tasso di cambio del rublo e al notevole calo delle aspettative di inflazione di famiglie e imprese. In aprile l’inflazione annuale ha raggiunto il 17,8%, ma, secondo le stime del 20 maggio, è rallentata al 17,5%, diminuendo più rapidamente rispetto alle previsioni di aprile della Banca di Russia. Secondo le previsioni della Banca di Russia, dato l’orientamento della politica monetaria, l’inflazione annuale scenderà al 5,0-7,0% nel 2023 e tornerà al 4% nel 2024. fonte: Banca Centrale di Russia.

Quindi si va verso una normalizzazione dell’inflazione, almeno nel medio periodo, mentre il Rublo si è rivalutato a livelli anche superiori a quelli del maggio 2021. Ecco un grafico che mostra il tutto

Del resto, grazie all’imposizione del sistema di pagamento valuta estera – Rubli la Russia vede flussi d’acquisto di Rubli sul mercato non controbilanciati da vendite, a causa dell’interruzione quasi totale delle esportazioni dalla UE e dagli USA verso la Russia.

Nella finta economia finanziarizzata che  regna nel vuoto di Bruxelles e di Washington la guerra e l’annuncio delle sanzioni doveva portare alla fuga dalla valuta russa e al suo crollo. Nel mondo reale degli scambi internazionali se compro dalla Russia le materie prime e le pago in rubli, dovrò farne incetta sui mercati internazionali, facendolo rivalutare. Se blocco invece l’export nessuno dovrà comprare, in Russia, Dollari o Euro, controbilanciando la spinta precedente. Quindi il Rublo si è rivalutato e continuerà a farlo sino a quando non interverrà una spinta opposta. Paradossalmente anche il “Default” forzato del debito in Dollari non farà altro che rafforzarlo. se si fosse permesso alla Russia di comprare la valuta USA ci sarebbe stata una spinta opposta sul mercato, ora anche questa spinta correttiva viene annullata. A questo punto il rischio per il Rublo è di una rivalutazione eccessiva per spiazzerebbe, nei confronti dei terzi, le produzioni industriali russe, rendendo il mercato interno più dipendente dalle importazioni esterne…. dalla Cina, dal Brasile e dall’India.

Per spiegare il comportamento delle élite occidentali in questa situazione bisogna rifarci direttamente alle leggi della stupidità di Carlo Cipolla.

 


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