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Kuroda (Bank of Japan) cambierà politica monetaria? Intanto lo Yen…

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Banconote Dollari e Yen

 

Il governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha accennato mercoledì alla possibilità di modificare in futuro la politica di controllo della curva dei rendimenti (YCC) della banca, affermando che potrebbe diventare un’opzione futura se l’inflazione continuerà a salire.

“Per il momento non vedo la necessità di alzare i tassi di interesse o di apportare modifiche alla YCC”, ha dichiarato Kuroda al Parlamento, sottolineando l’importanza di sostenere la fragile economia con una politica ultra-allentata. “Ma se il Giappone vede prospettive di inflazione verso il 2% accompagnate da aumenti salariali, una modifica della politica monetaria diventerà ovviamente necessaria“.

L’osservazione probabilmente manterrà vive le aspettative del mercato di una modifica dei tassi di interesse ultra-bassi della banca centrale quando il secondo mandato quinquennale del dovish Kuroda scadrà nell’aprile del prossimo anno.

Nell’ambito del CCNL, la BOJ fissa i tassi di interesse a breve termine a -0,1% e il rendimento dei titoli decennali intorno allo zero, nell’intento di sostenere l’inflazione verso il suo obiettivo del 2%. L’incessante difesa da parte della BOJ del tetto massimo di rendimento a 10 anni ha causato distorsioni nella forma della curva dei rendimenti, che ha subito pressioni al rialzo a causa dell’aumento dei tassi di interesse globali.

Il tasso di inflazione al consumo core del Giappone ha accelerato fino a raggiungere un nuovo massimo di otto anni del 3,0% a settembre, mettendo in discussione la determinazione della banca centrale a mantenere la sua politica ultra-morbida. Però anche l’inflazione complessiva, come da grafico sottostante, sembra essere al 3% e, tutto sommato, sotto controllo, se comparata con i paesi occidentali.


Le crescenti pressioni inflazionistiche sono state al centro del dibattito durante la revisione dei tassi della BOJ di settembre, con alcuni membri del consiglio di amministrazione che hanno sottolineato come il comportamento delle imprese nel fissare i prezzi potrebbe cambiare con l’aumento dei prezzi da parte di un numero crescente di aziende, secondo quanto emerso dai verbali della riunione di mercoledì.

“Dobbiamo guardare con umiltà, senza alcuna idea preimpostata, al rischio che l’inflazione superi nettamente le aspettative, anche a causa dell’impatto dei movimenti valutari”, ha dichiarato un membro del consiglio.

“Quando arriverà il momento opportuno, è importante comunicare ai mercati una strategia di uscita (dalla politica ultra-facile)”, secondo un altro commento citato nei verbali di settembre.

Quindi perfino Kuroda potrebbe capitolare, anche perché , come abbiamo visto, il blocco dei tassi d’interesse allo 0,25% è, in realtà, ridotto solo a tre titoli, mentre il resto della curva dei rendimenti si è già innalzato. la BoJ potrebbe semplicemente cercare di ricostruirla e, ponendo l’obiettivo sui titoli decennali un poco più in alto, ricostruirne la continuità della curva dei rendimenti

Più che una rivoluzione sarebbe un ritocco, o un adattamento della politica alla realtà.

Comunque lo Yen si è rafforzato sul dollaro sulla base di queste attese, uscendo dai propri valori minimi

Un aggiustamento basato su aspettative di cambio politico e sul fatto che l’inflazione giapponese, comunque, è molto inferiore rispetto a quella USA

 

 

 


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