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Jack Ma abbandona il controllo di Ant Group (Alibaba)

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Ant Group ha rivisto la sua struttura azionaria, diluendo il potere di voto del fondatore Jack Ma per rendere la più grande società fintech cinese più “trasparente e diversificata”, un passo cruciale ritenuto necessario per rimettere in pista la sua tanto attesa offerta pubblica iniziale (IPO). Ant Group controlla, fra l’altro, Alibaba, il più grande sito di commercio online del mondo.
Secondo una dichiarazione rilasciata sabato, Ma porrà fine a un patto d’intesa con il presidente di Ant Eric Jing, l’ex amministratore delegato Simon Hu e il veterano di Alibaba Group Holding Jiang Fang, che dava a Ma il 53,46% del potere di voto nella società fintech.
Dopo la ristrutturazione, i principali azionisti “eserciteranno in modo indipendente i loro diritti di voto”, ha dichiarato Ant. “Nessun azionista, da solo o insieme a un altro azionista, avrà il potere di controllare l’esito delle assemblee generali di Ant”, o “nominare la maggioranza del consiglio di amministrazione di Ant”, e “quindi… avere il controllo su Ant”.
La ristrutturazione è la modifica più sostanziale apportata alla più grande società fintech del mondo, in un contesto di controllo normativo dopo il rinvio della vendita di azioni per 39,7 miliardi di dollari a Shanghai e Hong Kong, avvenuta nel novembre 2020.

“È sicuramente un chiaro segnale che il governo ha allentato le restrizioni sulle grandi piattaforme tecnologiche cinesi”, ha dichiarato Dai Ming, gestore di fondi presso Huichen Asset Management a Shanghai. “Possiamo anche dire che è un passo avanti per la ripresa della quotazione di Ant”.
Ant, con sede nella capitale della provincia di Zhejiang, Hangzhou, ha intrapreso diverse iniziative dal 2021 per ristrutturarsi. La società prevede di aggiungere un quinto amministratore indipendente, che costituirà più della metà del consiglio di amministrazione di nove membri. Per separarsi ulteriormente dalla società madre Alibaba, alcuni dirigenti sono usciti dall’Alibaba Partnership, un insieme di dirigenti più potenti dell’azienda.

Ant sta sciogliendo il suo legame con Alibaba, che condivide con Ma il suo fondatore, come parte della strategia a lungo perseguita dall’ex insegnante di inglese di uscire di scena dopo aver fondato una delle più grandi aziende private cinesi. Ma si è ritirato il giorno del suo 55° compleanno nel 2019, ma rimane azionista e socio a vita delle aziende che ha fondato.
“Sembra che Jack Ma abbia rinunciato al controllo di Ant e questo può aprire un’opportunità per l’ingresso di nuovi investitori, che potrebbero essere capitale statale o altri tipi di private equity”, ha dichiarato Li Chengdong, responsabile del think tank Dolphin per il settore internet. “Non credo che l’IPO di Ant sia imminente, poiché la Cina dà la priorità alla raccolta di risorse per il settore hi-tech, ma sarebbe più facile autorizzare un’IPO se le questioni relative al capitale e al controllo di Ant vengono risolte”.
La sospensione dell’IPO di Ant nel 2020, a sole 48 ore dall’inizio delle contrattazioni, ha rappresentato un momento di svolta nel rapporto tra le autorità di regolamentazione cinesi e le società di Big Tech del Paese, segnando la fine dell’era della crescita incontrollata di alcune delle società internet cinesi di maggior valore. L’operazione odierna da un loto vede l’allentamento del controllo governativo sulle grandi società, dall’altro apre la strada una una quotazione pubblica di Ant Group attesa da lungo tempo.

 


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