In Svezia si autorizza il rogo del Corano, Putin lo abbraccia

Il governo svedese ha autorizzato gli organizzatori di una manifestazione per bruciare il Corano fuori da una moschea a Stoccolma il 28 giugno. La decisione dovrebbe attirare le ire della Turchia e ostacolare la potenziale adesione del Paese nordico alla NATO, come già accaduto in passato.

I funzionari della NATO stanno cercando di ammettere Stoccolma nell’alleanza guidata dagli Stati Uniti durante il vertice di Vilnius, in Lituania, il mese prossimo. I funzionari hanno già chiarito che la mancata ammissione della Svezia entro luglio invierebbe un messaggio pericoloso e umiliante ai nemici dell’alleanza di sicurezza.

Al contrario Putin, in visita Derbent, si è fatto vedere in pubblico abbracciando il Corano.

Ricordiamo che Putin è un cristiano ortodosso, cresciuto però nel comunismo ateo. Eppure, anche solo per ragioni politiche, mostra rispetto a una delle maggiori religioni in Russia…

Da quando la Russia ha lanciato la sua operazione militare in Ucraina nel febbraio 2022, Svezia e Finlandia hanno cercato di aderire alla NATO come meccanismo di difesa nel caso in cui la guerra in Ucraina dovesse ipoteticamente espandersi in Europa.

L’acquisizione dell’adesione richiederebbe un voto unanime dei membri della NATO, ma la Turchia e l’Ungheria hanno votato contro la richiesta dei Paesi nordici.

Ankara ha accusato Helsinki e Stoccolma di ospitare membri e sostenitori del PKK e della sua propaggine siriana, le Unità di protezione del popolo (YPG), che la Turchia considera organizzazioni terroristiche.

Alla fine di marzo, la Turchia ha concesso alla Finlandia l’ammissione alla NATO. L’ammissione della Svezia è ancora in sospeso.

Nonostante le grandi aspettative per Stoccolma in relazione al prossimo vertice di luglio, il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha recentemente respinto la prospettiva di un’adesione della Svezia alla NATO a causa del mancato rispetto da parte di Stoccolma di alcuni dei requisiti richiesti da Ankara per l’adesione all’alleanza di sicurezza, come il fatto di aver recentemente permesso ai sostenitori del PKK di manifestare per le strade della sua capitale.

La Turchia ha già condannato le autorità svedesi per aver permesso a un gruppo anti-immigrati di estrema destra di bruciare diversi Corani fuori dall’ambasciata turca a Stoccolma all’inizio di quest’anno, il che ha portato Ankara a bloccare la decisione di far entrare il Paese nella NATO.

Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha definito l’atto di bruciare il Corano “estremamente grave” e un tentativo di sabotare la candidatura del Paese alla NATO.