Il Suriname ha 2,4 miliardi di barili di riserve petrolifere, sufficienti a farne un paese ricco

Le scoperte di petrolio greggio in Suriname hanno aperto l’accesso a circa 2,4 miliardi di barili di riserve, hanno stimato gli analisti di Wood Mackenzie. La società di consulenza ha anche riferito che la nazione sudamericana possiede circa 12.500 miliardi di piedi cubi di riserve di gas naturale. Per fare una comparazione le sue riserve sono simili a quelle dell?Indonesia o dell’Argentina.

Il progetto più vicino alla produzione commerciale è una scoperta fatta da Petronas con il suo partner Exxon in due blocchi del Suriname. Secondo Wood Mackenzie, la produzione potrebbe iniziare con un tasso di lavorazione giornaliero di 100.000 barili.

Blocchi offshore del Suriname

Ci sono anche altre scoperte nel Paese, effettuate da TotalEnergies e APA Corp, che si stanno avviando verso la sanzione. Si prevede che TotalEnergies prenderà la decisione finale di investimento sul suo progetto, nel Blocco 58, entro la fine di quest’anno, prevedendo l’inizio della produzione nel 2028.

Il Suriname è spesso visto come candidato a ripetere il boom petrolifero della Guyana, dal momento che i due Paesi vicini condividono un bacino di idrocarburi. Tuttavia, gli sforzi di esplorazione sono stati più lunghi in Suriname e il successo colossale di Exxon con il Blocco Stabroek e la sua dozzina di scoperte deve ancora essere replicato nel vicino della Guyana.

Petronas ed Exxon hanno specificamente riportato risultati insoddisfacenti da un progetto di perforazione nel Blocco 52 un paio di anni fa. Questa settimana, tuttavia, i due hanno trovato il petrolio nello stesso blocco, ravvivando le speranze di un boom del petrolio e del gas in Suriname. L’entità della scoperta non è ancora stata determinata, ma sarebbe la terza nel blocco. In totale, Petronas ed Exxon hanno sfruttato circa 400 milioni di barili di riserve.

Un totale di nove scoperte offshore sono state fatte in Suriname negli ultimi sei anni, ma lo sviluppo commerciale di ciascuna di esse è ancora in futuro. Il Governo è ansioso di rilanciare l’industria del petrolio e del gas e ha già concesso incentivi fiscali a Petronas ed Exxon per lo sviluppo del loro progetto Block 52.