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Il Leopard 2A4 per l’Ucraina? Un’inutile escalation

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Nei giorni scorsi si è molto parlato dell’invio di mezzi corazzati pesanti, carri da battaglia, occidentali in Ucraina. Il Regno Unito pare abbia già deciso di inviare 14 Challenger 2, di cui 4 sarebbero pronti a partire, presumibilmente per addestrare gli equipaggi, però l’invio più consistente doverebbe essere quello dei Leopard 2A4, che Polonia, Spagna hanno già promesso di inviare e che la Germania sta valutando se permetterne l’esportazione, aggiungendosi poi mezzi nazionali a quelli inviati dagli alleati.

Ovviamente si tratta di una provocazione nei confronti della Russia: sinora nessuno dei paesi occidentali ha pensato a inviare un armamento così complesso e potenzialmente impattante sul campo di battaglia. Il passo successivo, a questo punto, è l’invio di caccia di costruzione occidentale e quindi l’intervento diretto, cioè la terza guerra mondiale. Però questa provocazione sarebbe tatticamente significativa? Cerchiamo di valutarne l’impatto:

  1. I tempi. Oggi sulla Welt appariva l’intervista a Armin Pepperger, CEO di Rheinmetall, affermava che i 22 carri Leopard 2A4 in surplus tedeschi potrebbero essere inviati solo nel 2024, perché completamente da revisionare e da rendere “Adatti all’uso bellico”, cioè da smontare completamente. Una situazione simile, se non peggiore, vale per i teorici 40 Leopard 2A4 spagnoli, completamente da revisionare. Forse quelli polacchi sono più pronti, ma sono numeri limitati e difficilmente la Polonia li invierà prima di aver iniziato la produzione del carro coreano K2. Quindi i tempi sono lunghi;
  2. I numeri sono scarsamente significativi. Soprattutto nel breve periodo si parla di un 50/60 di carri, contro i 6500 che aveva l’Ucraina all’inizio della guerra. Ovviamente negli anni ne potrebbero esser ceduti di più, ma quando? Nel 2025? Rheinmetall ha affermato di avere un’ottantina di più vecchi Leopard 1A5 che potrebbero essere ceduti, ma sono mezzi più anziani, adatti ad affrontare i T64 o i T72 “Base”, non i mezzi più moderni.
  3. I modelli che dovrebbero essere ceduti sono i vecchiotti L2A4, senza la nuova corazzatura rinforzata dal modello A5 e successivamente migliorata. Ovviamente sarebbe un ottimo carro contro i modelli più vecchi, come i T64 e T72 anche aggiornati, ma probabilmente non sarebbe alla pari completamente con i più moderni T90. Molto dipenderebbe dal munizionamento, sei paesi occidentali sarebbero disposti a cedere i proiettili più performanti, ma anche più compromettenti se catturati dai russi;
  4. I mezzi sono completamente diversi da quelli di standard sovietico. Questo richiederebbe sia l’addestramento da zero degli equipaggi e dei team di manutenzione, oltre che una catena logistica completamente diversa per i pezzi di ricambio.

I mezzi tedeschi, molto propagandati, non sarebbero quindi un fattore che cambierebbe l’andamento del conflitto nel breve-medio ternime. Sarebbero poco più di un elemento propagandistico, con il rischio di vederli fallire di fronte alle armi anticarro russe, come è accaduto ai turchi in Siria. verò è che, di fronte al consumo di attrezzatura bellica visto in questo conflitto, tutto fa brodo…

 


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