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Il gruppo Signa va in default con la filiale tedesca. Trema il mondo bancario, fra cui Unicredit

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La grande conglomerata austriaca Signa, che possiede, fra l’altro, il gruppo della distribuzione commerciale Selfridge e immobili di prestigio in tutto il mondo,, e che era un colosso della finanza austro tedesca, era in difficoltà profonde ormai da settimane, problemi divenuti evidenti dopo che Signa Sport, la divisione relativa alla vendita al dettaglio di articoli sportivi, era andata in bancarotta.

Ora la filiale tedesca Signa Real Estate Management Germany ha dichiarato fallimento presso il tribunale distrettuale di Berlino-Charlottenburg. Lo ha riferito per primo lo “Spiegel” . Si tratta di una filiale della filiale di Signa che sviluppa progetti immobiliari di particolare prestigio, tra gli altri, a Berlino, Amburgo e Monaco.

La “Signa Real Estate Management Germany GmbH” interessata è una società affiliata di puro servizio che controlla lo sviluppo di progetti immobiliari. Essa “non detiene alcun progetto immobiliare, ma fornisce solo servizi per società immobiliari”. Nell’attivo patrimoniale si trovano quindi solo poco meno di dieci milioni di euro di beni materiali, probabilmente mobili per ufficio e simili. Recentemente ha registrato un fatturato di 54 milioni di euro con 139 dipendenti. L’azienda segue i cantieri del gruppo in Germania.

Questo è un ulteriore problema per il gruppo che fa capo all’imprenditore René Benko e che si dice presto possa andare in bancarotta nel suo complesso, altro segno della crisi immobiliare che colpisce Germania e Austria. L’imprenditore si è mosso soprattutto nel Medio Oriente per trovare fondi necessari al salvataggio, e si parla anche di una trattativa, non di successo per ora, con il PIF, il fondo d’investimenti pubblico saudita.

Però per ora questa ricercaa è stata infruttuosa e si parla di una forte possibilità di bancarotta. Si parla di un’esposizione bancaria di 2,2 miliardi di Euro, i due terzi con Raiffeisen Bank International (RBI) e Bank Austria di UniCredit. Solitamente queste notizie sono sempre sottodimensionate rispetto alle dimensioni reali del problema.

Questo fallimento sarebbe un’altro duro colpo alla soliditita del sistema bancario austro tedesco, il tutto in un momento in cui la bolla immobiliare si sta sgonfiando molto rapidamente, trascinando nella crisi il sistema creditizio.

 


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