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Cultura

Il denaro è il simbolo di una relazione sociale

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2981981-azienda-mano-monete-in-euroFonte: DharmaBlog

Possono essere molte le cause di questa crisi a livello strutturale, in ogni caso ciò di cui siamo certi è che questo periodo di instabilità provoca ansia e malessere in molte persone. E’ chiaro dal mio punto di vista che questa sofferenza nasce spesso dall’errato concetto di denaro che ci è stato trasferito.
Esso viene visto come un oggetto e non come unità di scambio che ha lo scopo di essere un semplice strumento di misurazione per facilitare l’economia. Al di là delle leggi che possono essere state imposte, a livello reale il denaro ha valore solo nel momento in cui viene accettato, altrimenti è mera carta straccia.
Nel momento in cui si dona del denaro a fronte di un bene o servizio stiamo avvalorando la RELAZIONE SOCIALE, ovvero il contributo che il produttore o prestatore di servizio sta dando per la collettività, teoricamente allo scopo di renderla più prosperosa e in accordo con le forme di vita dello stesso habitat. E’ qualcosa di semplice: un mezzo per rendere lo scambio più funzionale.
Nel sistema societario attuale è tutto sotto-sopra e mi stupisco continuamente di vedere come il concetto del denaro sia talmente radicato da costringere le persone ad una vita che non amano.
L’economia nasce dal lavoro, ovvero dal contributo che un essere umano dà per la vita degli altri; la moneta ne misura solo il valore sulla base di un accordo sull’accettazione del prezzo di vendita. Perciò ecco ciò che stai dando nel momento in cui usi il denaro: il TUO lavoro.
Ogni qualvolta compri qualcosa piuttosto che qualcos’altro stai avvalorando una relazione sociale piuttosto che un’altra, con annesso tutto il lavoro, la passione e l’arte che è dietro il bene o servizio finito. Molti non se ne rendono conto, come non ci si rende conto che molta carne che vediamo al supermercato è la vita di molti meravigliosi animali. Con questo non voglio dire che sia sbagliato mangiare la carne, ma che il suo utilizzo non è proporzionale al bisogno dell’essere umano. Lo ritengo un buon esempio per far notare la molta mancanza di sensibilità e attenzione quando usiamo il denaro e questo è direttamente proporzionale alla mancanza di sensibilità e attenzione che abbiamo verso noi stessi, verso la qualità della nostra vita.
Ognuno di noi ha bisogno dello scambio affinché  abbia i beni e servizi di cui necessita, quindi la nostra vita quotidiana è basata sul simbolo del DARE & RICEVERE.

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Il denaro che hai è il risultato del tuo spontaneo dare 24 ore su 24 e non solo di un qualcosa che fai da X ora a X ora. Quando ci si rende conto di questo, il denaro in sé perde valore perché ti rendi conto che esso è solo uno strumento e non un fine. Il pericolo di sopravvivenza non nasce se ci sono delle relazioni sociali solide all’interno di una qualsiasi società, perché si ha la consapevolezza che in caso di necessità verremmo supportati. Si chiama amicizia.
Se ti sembra irrealizzabile informatevi sulle tribù di un tempo, tra l’altro erano intellettualmente molto più ignoranti di noi.
Il denaro potrebbe non esserci, ma è funzionale quindi perché non usarlo! Ti sembra utopico?
Lo sarebbe molto meno se domani ci venissero azzerati i conti correnti bancari. Il risultato sarebbe vedere le persone continuare le loro attività per scambiarsi beni e servizi necessari al proprio fabbisogno, ma senza l’uso di una moneta; o quantomeno una moneta che abbia corso ‘forzoso’, ovvero regolata dall’alto.
Mentre molti hanno la tendenza di cambiare la struttura economica per risolvere la crisi, io ritengo che lo scricchiolare del sistema monetario sia un’opportunità per riconoscere la nostra reale natura, ovvero chi siamo, creando uno stile di vita più bello e in armonia con il pianeta.
Posso comprendere che per alcuni non sia facile lasciar entrare queste informazioni, ci è stata insegnata la rincorsa ad accaparrarsi sempre più moneta per sopravvivere o per  accumulare più sicurezze o potere; adesso è difficile per alcuni uscire da questo paradigma.
Adesso è arrivato il momento di tornare con i piedi per terra, rendendosi conto che ciò di cui abbiamo realmente bisogno è qualcos’altro. La prova innegabile di questo è la futilità di molti prodotti o servizi in commercio e la distruzione graduale del nostro meraviglioso pianeta.
Io sono pronto per qualsiasi evento della vita, uso il denaro ma non ne sono schiavo, perché ho compreso a monte che è un optional e non un’esigenza. Non credi sia possibile? Prova!
Per gli scettici stiamo pure integrando questa visione con circuiti di scambio non monetario come lo Scec, giusto per divertirsi un po e avere un test pratico da offrire alle persone. Al di là di questo però è in te che senti se ami ciò che fai, se ami come vivi e se hai un approccio felice con il denaro.

Per concludere, ripropongo con voi cinque principi fondamentali già condivisi nel mio articolo ‘Come uscire dalla dipendenza del denaro?’, che ho appreso nella mia esperienza di vita. Forse possono in qualche modo aiutarvi:

1. Il denaro è energia, è una semplice forma di scambio energetico come il baratto e l’amore, non è un qualcosa di statico e solido che puoi ottenere solo mediante i metodi convenzionali come ad esempio la propria attività lavorativa. Esso può arrivare in qualsiasi sorprendente occasione attraverso le più disparate possibilità.

2. Quando sei sicuro che devi fare una cosa, il denaro necessario o la situazione ideale per farla arrivano sempre. La vita va oltre il concetto del denaro o di una valuta che funge per esso.

3. Non usare il denaro come una scusa per non fare una cosa, se quella cosa la vuoi fare veramente il modo lo trovi. Anche la creatività dell’essere umano va oltre il concetto del denaro. 🙂

4. Sei tu la sorgente del denaro, è difficile da spiegare, ma basta questo per comprendere che esso non può essere un problema, ma un’altra forma di abbondanza.

5. In ogni caso, se proprio il denaro non fa per te ricorda che ci sono altre forme di scambio come il baratto e l’amore. Per baratto non s’intende solo lo scambio di beni ma anche di servizi, come il lavoro appunto. L’amore invece è tutta un’altra storia, ad esempio: quando un tuo caro è in ospedale non ti passa neanche per la mente di chiedergli del denaro per assisterlo giorno e notte; ecco questo è amore. Se per qualsiasi ragione tu fossi impossibilitato nell’assisterlo e il tuo caro avesse solo te come persona cara, è normale che  dovresti pagare qualcuno che lo assista. Come cambiano velocemente le cose quando c’è o non c’è l’amore. Se ogni persona facesse ciò che ama non esisterebbe più il denaro, ma solo l’amore. Io nel mio piccolo sono sicuro di una cosa: continuerei a fare il mio lavoro con il ritmo e con la musica anche se non mi pagassero più, lo faccio in primis per me, perché mi diverto. Non a caso sto scrivendo un articolo che verrà letto almeno da un migliaio di persone gratuitamente, pubblicato dal mio amico Dioni sul suo blog che lavora ogni giorno al suo blog gratuitamente, con una manciata di donazioni saltuarie. Se non ci fosse amore, beh, non saresti qui a leggere adesso. 🙂 Per ora vedere un mondo che si scambia amore può apparire un sogno, ma tornando al denaro, per ora sognare non “costa” niente 🙂 …e forse se ti guardi attorno riesci già vedere lo scambio di amore in tutto ciò che c’è, anche nell’apparente dramma, nell’apparente negativo. E’ proprio questo il bello della vita, e per questo vale la pena viverla: è al di sopra di ogni concetto mentale, incluso quello di un “me” e un “te”.

Buona vita,
Dharma Cristiano Botti


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