Seguici su

Attualità

Il cessate il fuoco fra Armeni ed Azeri al limite della rottura

Pubblicato

il

Il cessate al fuoco fra Armenia ed Azerbaigian medito dal ministro degli esteri russo Lavrov sembra avere un vita molto breve.

Ieri  l’Azerbaigian e l’Armenia si sono accusati a vicenda di aver violato il cessate il fuoco nella regione del Nagorno-Karabakh. Secondo quanto riferito, la capitale dell’autoproclamata repubblica, Stepankert, è stata oggetto di pesanti bombardamenti.
L’Azerbaigian, da parte sua, ha accusato l’Armenia di aver colpito la città di Terter con il fuoco dell’artiglieria.

Giornalisti russi hanno riferito che le sirene di allarme sono state udite a Stepankert, la capitale della regione separatista del Nagorno-Karabakh, sabato scorso. Si sono udite diverse esplosioni in città, a significare che i colpi hanno raggiunto il loro obiettivo.

Gli azeri accusano gli armeni di aver aperto il fuoco sulla città di Gangia, con distruzione e morti. Intanto la guerra va  avanti, con migliaia di morti fra entrambe le prti. Non siamo più al piccolo screzio di frontiera, ma ad un conflitto esteso e difficilmente contenibili.

Ora di fianco all’elemento militare tornerà la discussione politica. Come affermato direttamente. Il presidente della repubblica di Artsakh, cioè del Nagorno Karabakh, Arayik Harutyunyan, ha affermato che, in mancanza di una ripresa dei colloqui fra le due parti e di un cessate al fuoco chiederà all’Armenia “E ad altri paesi” il riconoscimento:

Questa mossa, ovviamente concordata con l’Armenia, avrebbe delle conseguenze molto pesanti nei rapporti internazionali. Ogni paese che riconoscesse la nuova repubblica in qualche modo si impegnerebbe ad appoggiarla. Però, in assenza di una soluzione  diplomatica e con la prosecuzione degli attacchi il presidente della repubblica di Artsakh potrebbe chiedere l’inclusione nell’Armenia, facendo scattare quindi il patto di reciproca difesa con la Russia e permettendo l’intervento diretto russo.

Per ora Mosca si è limitata ad un aiuto indiretto, mandando rifornimenti ed armi attraverso l’Iran ed impegnando la compagnia provata Wagner al fianco degli armeni. Un intervento diretto di Mosca avrebbe, anche solo dal punto di vista materiale, un effetto ben diverso sul conflitto. Comunque Lavrov haa mediato per 10 ore una tregua che ne è durata solo 24, e sarà sicuramente seccato del comportamento delle due parti. Scherzare con l’orso russo può essere molto pericoloso.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito