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IL CASO FINLANDIA: COME L’EURO DISTRUGGE LE CLASSI LAVORATRICI.

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Una delle accuse classiche dei vari ordoliberisti zucconi nostrani è che tutta la nostra crisi economica dipende dalla trimurti “Casta Cricca e Corruzione”.

Purtroppo gli stessi identici problemi nostri , con le identiche ricadute sul sistema economici e sociale, avvengono anche in un ambiente che fa della trasparenza e della correttezza il proprio mantra, la Finlandia.

Vediamo quanto va male il paese nordico

finland-gdp-growth

E soprattutto il calo del GDP è la livello di GDP pro capita

finland-gpd-pro-capita

 

Un disastro, dovuto alla fine del settore della telefonia cellulare dopo la cessione della Nokia a Microsoft. Ai finlandesi la globalizzazione non ha portato bene. Questo è ben mostrato dall’andamento del PIl del settore della manifattura.

finlandia-manufacturing

Il debito di stato ha perso recentemente la qualifica di AAA, nonostante il tesoro finlandese abbia abilmente approfittato dei tassi negativi della Banca Centrale Europea.

Come ben spiegato da un interessante pezzo su Bloomberg,ad una situazione difficile si aggiunge una politica ciclica. Il primo ministro Juha Sipila ha affermato che la crisi è dovuta alla scarsa competitvità, che bisogna puntare tutto sulle esportazioni e penalizzare quindi i consumi interni. “Siamo alle spalle dei nostri competitori (Svezia e Germania)”,ha affermato.  Quindi per raggiungere il risultato si tagliano tutti gli eventuali aumenti di stipendio e si effettua una vera e propria . Gli aumenti di stipendio, se vi saranno , potranno esservi solo dal 2018, e se aumenteranno le esportazioni. Già il 40% delle produzioni industriali finlandesi va all’estero.

Quindi la cura è semplice : si impoveriscono i lavoratori,, facendo una politica di svalutazione interna, non potendo effettuare la classica politica di svalutazione monetaria che invece può compiere il suo naturale competitore, la Svezia. Però mentre la Svezia, quando svaluta, lo fa su  TUTTA la propria produzione interna, dalle paghe dell’industria, a quelle del settore pubblico, alle rendite finanziarie,  alle produzioni dei settori primari interni, la svalutazione della Finlandia viene ad essere obbligatoriamente puntatat solo su una categoria di ricchezza: le remunerazioni del lavoro dipendente, soprattutto industriale: Quindi mentre la svalutazione tradizionale Svedese può essere limitata, quella Finlandese deve essere molto più robusta e sanguinosa sulle spalle dei lavoratori dipendenti.

Inoltre non è detto che questa mossa funzioni: come sottolineato dall’economista . Juhana Brotherus, il governo ha puntato tutto solo sul taglio delle paghe e troppo poco sugli investimenti tecnologici per aumentare la produttività. Quindi è possibile che la svalutazione interna (leggasi taglio del lavoro dipendente) , non sia neppure sufficiente.Cosa farà allora il primo ministro finlandese ? Taglierà ancora le paghe ?

Insomma la ricetta della competizione interna europea uccide,e non solo nel Mediterraneo. Fino a quando sarà tollerata dagli europei ?

 

 

 


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