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Il “Carry trade” affonda la banca giapponese Aozora. Occhio a dove vanno i prestiti delle banche

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Dopo NYCB c’è anche un banca giapponese che ha sofferto l’annuncio dei risultati economici e finanziari dell’ultima parte del 2023.

Le azioni di Aozora Bank sono crollate al livello più basso degli ultimi otto mesi giovedì, dopo che la banca giapponese ha avvertito di una perdita netta per l’anno fiscale 2023 a causa della sua esposizione ai prestiti per uffici negli Stati Uniti.

L’istituto di credito commerciale con sede a Tokyo ha dichiarato che ora prevede di registrare una perdita netta di 28 miliardi di yen giapponesi (191 milioni di dollari) per l’anno fiscale che si concluderà il 31 marzo, con un’oscillazione rispetto alla precedente previsione di un utile netto di 24 miliardi di yen.

Le azioni di Aozora sono crollate del 21,5% a 2.557 yen (circa 17,41 dollari), il livello di chiusura più basso da quando è stata quotata in borsa.
“A causa dell’aumento dei tassi d’interesse statunitensi e del passaggio al lavoro a distanza accelerato dal COVID-19, il mercato statunitense degli uffici continua ad affrontare condizioni avverse unite a una liquidità estremamente bassa”, ha dichiarato la banca in un comunicato di giovedì. Ecco il grafico relativo:

“Sebbene si preveda che il calo dei prezzi migliorerà con un graduale aumento delle transazioni  grazie al previsto movimento di ritorno all’azienda e a una pausa nell’aumento dei tassi di interesse statunitensi, la nostra opinione è che ci vorranno ancora uno o due anni prima che il mercato si stabilizzi”, ha aggiunto la banca.

Il problema di Aozora è il “Carry trade”: cioè il fenomento per cui si chiede in prestito nei mercati in cui gli interessi sono bassi per poi investire dove invece sono alti. In Giappone i tassi della Banca centrale sono del -0,1%, quindi sono ancora negativi, e i tassi prime rate del sistema bancario sono leggermente  superiori all’1% molto inferiori rispetto a quelli USA:

Il carry trade ha portato a una svalutazione dello yen (ovviamente io prendo prestiti in Yen e poi li cambio in dollaro, svalutando la valuta giapponese), ma non tale da portare, evidentemente, a una compnesanzione legata ai minori tassi. Il problema è che se faccio prestiti che finiscono negli USA mi assumo il rischio legato ai quei mercati, magari superiori a quello interno, e questo può portare a perdire inattese.

L’annuncio di Aozora è arrivato poco dopo che la banca regionale statunitense New York Community Bancorp
ha annunciato a sorpresa una perdita netta di 252 milioni di dollari per il quarto trimestre, tagliando il dividendo e affermando di aver “accumulato riserve nel corso del trimestre per far fronte alla debolezza del settore degli uffici” – rinnovando alcuni timori sulla forza delle banche regionali statunitensi, che lo scorso anno sono state coinvolte in una crisi di liquidità.

New York Community Bancorp ha dichiarato di aver acquistato le attività di Signature Bank, una delle banche regionali crollate durante la crisi dello scorso anno. L’acquisto ha portato il patrimonio totale della banca a 100 miliardi di dollari, facendola rientrare in una categoria che la sottopone a standard di liquidità più severi.

 

 


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