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I droidi che raccolgono la frutta in azione anche in Italia. Una soluzione tecnologica ai problemi dell’occupazione

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Qual’è la soluzione per la carenza di manodopera in agricoltura, nella stagione del raccolto? Importare qualche milione di migranti per poi non sapeere dove metterli ed abbandonarli a se stessi, dopo averli pagati una miseria così che il ricco cittadino possa pagare le mele un euro al kg?

Evidentemente la soluzione è un’altra- In Israele ormai sono diverse le aziende che utilizzano la soluzione della Tevel indusreies: droni, otto per piattaforma, che analizzano le piante con la AI e quindi raccolgono la frutta, mele, avocado o qualasiasi altra per la quale venga programmata, senza l’aiuto dell’uomo che, al massimo guida il trattore che trasporta la piattaforma. Anche in Italia ci sono aziende che l’utilizzano, ecco per esempio una che lo sta sperimentando, e non sono più prototipi, ma macchine funzionanti

 

Il sistema di Tevel comprende otto droni collegati a una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale e la visione artificiale per analizzare le immagini dei frutti riprese dalle loro telecamere.

Questo aiuta a determinare non solo quali frutti sono maturi e pronti per essere raccolti, ma anche il contenuto di zucchero e le eventuali malattie.

I droni usano l’aspirazione per staccare delicatamente la frutta dal ramo e metterla in un bidone, mentre l’uomo è necessario soprattutto per supervisionare il loro funzionamento, ha osservato Maor.

La tecnologia è in uso in Israele, Stati Uniti, Italia e Cile e funziona su oltre 40 tipi diversi di mele, pesche, nettarine, prugne, albicocche e pere, Il sistema è completamente autonomo, dalla decisione di raccogliere o meno il frutto, al suo colore, a come raggiungerlo e staccarlo, quindi si può passare più volte, in diverse giornate, e raccogliere la frutta quando è perfettamente matura, non troppo acerba.

La soluzione per i lavori “Che gli italiani non vogliono più fare”, semplicemente perché non sufficientemente pagati, è quella di investire in automazione, facilitando il lavoro dell’agricoltore e mantenendo comunque i costi contenuti. Anche nelle nostre realtà, spesso frammentate, basterebbe acquistare i macchinari in  forma consortile. Queste sono le tecnologie che dovrebbero essere incentivate, non le auto elettriche.

Però per tanti è più facile far lavorare i caporali…

 

 


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