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I dati ufficiali AIFA sulla sorveglianza vaccinale. Ovvero c’è ancora molto da capire

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Quelli che vi presentiamo sono i dati ufficiali contenuti nel report ufficiale AIFA sulle reazioni avverse ai vacci per la prevenzione del Covid-19 che viene a coprire i dati relativi al periodo 27 dicembre 2020 26 luglio 2021. SI tratta quindi  di dati ufficiali e che coprono un periodo ddi tempo relativamente alto.

Prima di tutto riassumiamo i vaccini autorizzati ed utilizzati in Italia:

– Comirnaty (Pfizer/BioNTech), vaccino a mRNA autorizzato dal 22/12/2020 e utilizzato dal 27/12/2020;
– Spikevax (Moderna), vaccino a mRNA autorizzato dal 07/01/2021 e utilizzato dal 14/01/2021;
– Vaxzevria (AstraZeneca), vaccino a vettore virale ricombinante autorizzato dal 29/01/2021 e utilizzato dal 01/02/2021;
– COVID-19 Vaccino Janssen (Janssen Cilag), vaccino a vettore virale autorizzato dal 12/03/2021 e utilizzato dal 22/04/2021.

Iniziamo con i dati generali e percentuali, sulle reazioni avverse registrate dall’AIFA:

In totale ci sono state 85 mila reazioni avverse. Tante ? Poche? Per dare un’idea più degli abitanti di Cremona o Cosenza, poco meno di quelli di Alessandria. Insomma un capoluogo di provincia di reazioni avverse, di cui, comunque, i85% non gravi. Però, nello stesso modo, non equamente distribuite  sia per tipo di vaccino, sia per classi d’età e di sesso

I giovani fra i 20 ed i 29 anni e fra i 30 ed i 39 anni segnalano  un numero di reazioni avverse anomalo rispetto alle inoculazioni. Altro problema è la distribuzione per sesso:

La correlazione fra vaccino attualmente utilizzato – età – sesso del soggetto meriterebbe un po’ di studi ulteriori, appare evidente. Quali sono stati gli esiti degli effetti avversi, considerando che 85% di questi è considerato “Lieve”?

 

Del 15% “Grave” i 2/3 o non sono risolti o hanno delle possibile ricadute a lungo termine.

 

 

 

Ed i casi fatali ?

I casi fatali sono legati alla vaccinazione? Usando gli algoritmi del OMS per AIFA il 59,9% è “Non Correlabile”, il 33,2% “Indeterminato”, il 4,5 “Non classificabile” e solo il 2,4%, 7 casi, è “Correlabile” Comunque, anche utilizzando gli algoritmi OMS, abbiamo un 37,7% dei casi che non ha spiegazione, e che, magari, dovrebbe essere un po’ più indagato, dato che corrisponde a oltre 187, circa 26 casi al mese. Il tutto ragionando su casi ufficiali segnati da AIFA, e su algoritmi OMS, il massimo dell’ufficialità. Se gli algoritmi, che poi sono delle formule, fossero diversi? Soprattutto,: qual è il livello di mortalità, cioè di morti, oltre il quale un vaccino è “Assolutamente sicuro” e quindi può diventare obbligatorio?

A voi le risposte..


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