Analisi e studi
Handelsbatt: l’economia tedesca resterà in stagnazione anche nel 2024
L’economia tedesca non ha ancora superato il livello pre-Corona del 2019 e in futuro farà solo fatica a liberarsi dalla stagnazione. Questo è il risultato delle nuove previsioni economiche dell’Istituto di ricerca Handelsblatt (HRI).
Come nelle previsioni autunnali, per il nuovo anno l’HRI prevede una crescita solo dello 0,3%, mentre nel 2025 l’economia dovrebbe crescere dello 0,6%. Ciò rende l’HRI molto più pessimista rispetto ad altri istituti di ricerca economica , che vedono una crescita compresa tra lo 0,5 e lo 0,9% per il 2024 e almeno l’1% per il 2025.
“Dopo la recessione tecnica nella seconda metà del 2023, non si prevede una ripresa dinamica nemmeno per il nuovo anno”, afferma Bert Rürup, capo economista di Handelsblatt. “I tassi di crescita di appena lo 0,1 o lo 0,2% a trimestre diventeranno probabilmente la nuova regola”.
Le speranze di alcuni economisti e politici di una notevole ripresa a partire dall’inizio dell’estate difficilmente si realizzeranno. L’associazione bancaria prevede ora una crescita “prossima allo zero” anche per il prossimo anno. La Deutsche Bank ipotizza addirittura un leggero calo della produzione economica dello 0,2%. La realtà rischia di non essere ccosì ottimista.
Le cause del rallentamento tedesco sono note:
- prima di tutto la mancanza di investimenti, soprattutto negli ultimi anni, e questo è facilmente notabile se esaminiamo la formazione del capitale investito lordo tedesco a confronto con quello degli USA. Post Covid la Germania ha smesso di investire, a causa del famoso “Tetto del debito”, che frena gli investimenti pubblici, unito ora al calo di quelli delle famiglie per l’esplosione della bolla immobiliare.
- Il mostro burocratico di controlli creato dalla transizione energetica, che frena la crescita e gli investimenti delle aziende;
- La fine definitiva dell’energia a buon mercato, dopo la rottura dei rapporti con la Russia a causa del conflitto in Ucraina;
- I problemi strutturali della Germania, che condivide con molti paesi europei, dal punto di vista demografico e della creazione di una base di manodopera adeguata.
Il governo tedesco, diviso e confuso sulle soluzioni, non sembra in grado di trovare delle serie soluzioni, mentre le contestazioni da parte degli agricoltori e anche delle parti sociali si fanno sempre più forti.
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