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Grazie PNRR: boom degli avvisi bonari. Così capite chi paga veramente i soldi dell’Europa

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La stampa ha sempre presentato i soldi del PNRR quasi come un regalo piovuto dalla UE e non come nostri soldi spesi, fra l’altro, spesso male. Ecco che ora arriva un bel bagno di realtà, come ci spiega bene ItaliaOggi:

Entro il 31 dicembre l’Agenzia delle entrate dovrà centrare il traguardo M1C1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza e raggiungere quota 2.581.090 lettere di compliance inviate ai contribuenti. Secondo la nota di aggiornamento al Def (Nadef) ne restano da inviare circa 600 mila avendo già raggiunto quota 1.902.546 il numero delle lettere di compliance recapitate ai contribuenti con il raggiungimento ai primi di novembre del 73,71% dell’obiettivo prefissato.

Queste lettere vengono inviate tramite un nuovo sistema creato ad hoc, di intelligenza artificiale e di algoritmi, per cui la vita del contribuenti viene ad essere affidata ad un numero. Si tratta di avvisi “Bonari”, ma questi poi porteranno a avvisi e accertamenti molto meno bonari. Tra l’altro il sistema funziona talmente bene da non comprendere la differenza fra qualcosa di rilevante, un vero scostamento, e invece differenze risibili dell’ordine di cinque-sei euro. L’intelligenza artificiale non è così intelligenti, o, semplicemente, chi l’ha programmata non si interessa di questo genere di problemi pratici che, invece , dovrebbero riguardare molto sia lo Stato, sia i cittadini, sia chi si occupa di relazioni con il fisco.

Quello dell’aumento dei controlli, fatti con la AI, quindi, alla fine, in modo perfettamente induttivo, è uno dei temi voluti dalla UE con gli obiettivi, sia perché ci ritengono, per preconcetto, sporchi e cattivi (ovviamente nessuna accenno mai a Wirecard, Amazon etc….), sia perché il fisco è il perfetto strumento di repressione economica e fiscale. Comunque queste notizie sono estremamente utili per far capire che, alla fine i soldi regalati allo stato con il PNRR non provengono altro che dalle vostre tasche.

 


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