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Google accetta di pagare 5 miliardi Usd per aver tracciato gli utenti in modalità incognito

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Google ha accettato di patteggiare una causa da 5 miliardi di dollari che sostiene che l’azienda abbia segretamente tracciato gli utenti di Chrome mentre navigavano sul web in modalità incognito, secondo quanto riportato giovedì da Reuters.

I termini dell’accordo non sono stati resi noti, ma si prevede che saranno presentati al tribunale per l’approvazione entro il 24 febbraio, secondo Reuters. Google ha rifiutato di commentare.

La causa, intentata nel 2020 e potenzialmente riguardante milioni di utenti a partire dal 1° giugno 2016, sostiene che Google ha continuato a tracciare i dati degli utenti di Chrome, anche se questi si trovavano in modalità incognito, una modalità del browser che suggerisce di essere più privata.

Google ha dichiarato che quando si carica la modalità in incognito, “i siti web potrebbero essere in grado di raccogliere informazioni sulla tua attività di navigazione durante la sessione”. Lo scopo della modalità in incognito è quello di evitare che la cronologia di navigazione personale venga salvata sul dispositivo. I querelanti sostengono, tuttavia, che Google ha ricevuto una “quantità incontrollabile di informazioni”, comprese “cose potenzialmente imbarazzanti”, che potrebbero essere utilizzate per vendere annunci pubblicitari.

Alla fine, Google non è riuscita a far archiviare la causa all’inizio di quest’anno. Secondo Reuters, i querelanti chiedevano un risarcimento di almeno 5.000 dollari per utente per presunte intercettazioni federali e violazioni della legge sulla privacy della California.

Quindi ora sappiamo che Google, in realtà, traccia li utenti sempre, anche quando non dovrebbe farlo. Una violazione alla privacy bella e buona ammessa dalla stessa azienda. A questo punto, dopo questa sentenza, non è impossibile che non partano altre cause contro il colosso del web.

 


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