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Gli USA attaccano obiettivi filo-iraniani in Siria e Iraq, in ritorsione per l’attacco in Giordania

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Venerdì notte gli Stati Uniti hanno effettuato attacchi aerei di rappresaglia in Iraq e Siria contro più di 85 obiettivi legati alle Guardie Rivoluzionarie iraniane e alle milizie da esse sostenute, ha dichiarato l’esercito americano, riportato da Reuters,  dopo un attacco mortale in Giordania che ha ucciso tre soldati statunitensi e ferito circa 40 altri.
Si ritiene che gli attacchi siano solo i primi di una risposta a più livelli da parte dell’amministrazione del presidente Joe Biden in risposta all’attacco dello scorso fine settimana compiuto da militanti sostenuti dall’Iran.

Sebbene gli attacchi statunitensi non abbiano preso di mira alcun luogo all’interno dell’Iran, è probabile che aumentino le preoccupazioni per l’escalation di tensioni in Medio Oriente a causa della guerra di oltre tre mesi tra Israele e i militanti palestinesi di Hamas a Gaza. Attacchi contro le forze pro iraniane fuori dall’Iran avranno come conseguenze attacchi alle forze statunitensi nel Medio Oriente.

Le forze armate statunitensi hanno dichiarato in un comunicato che gli attacchi hanno colpito obiettivi tra cui centri di comando e controllo, strutture di stoccaggio di razzi, missili e droni, oltre a strutture logistiche e di fornitura di munizioni.

Gli attacchi hanno colpito più di 85 obiettivi con più di 125 munizioni. I media statali siriani hanno dichiarato venerdì che “l’aggressione americana” contro siti nelle aree desertiche della Siria e al confine con la Siria e l’Iraq ha provocato numerose vittime e feriti.
La notizia è arrivata poche ore dopo che Biden e i leader del Pentagono hanno assistito al ritorno alla base aerea di Dover, nel Delaware, dei resti dei tre soldati americani uccisi nell’attacco in Giordania.

L’attacco in Giordania è stato il primo attacco mortale contro le truppe americane dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas in ottobre.
Gli Stati Uniti hanno valutato che il drone che ha ucciso tre dei loro soldati e ferito più di 40 persone è stato prodotto dall’Iran, hanno dichiarato a Reuters i funzionari statunitensi.

Il Pentagono ha affermato di non volere una guerra diretta contro l’Iran, ma la situazione rischia di degenerare in una serie di scontri, di attacchi e di ritorsioni missilistiche, che possono incendiare l’intero Medio Oriente.


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