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Gli Oscar? Non gliene frega più nulla a nessuno. Basta leggere i dati

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Trionfatrici Oscar 2021

Secondo i dati preliminari di Nielsen Live + Same Day, una media di 9,85 milioni di spettatori si sono sintonizzati domenica sera per guardare una versione più intima e ridotta degli Oscar nel mezzo di una pandemia. Si tratta di un calo del 58,3%, 13,75 milioni di spettatori rispetto allo scorso anno. Il terzo spettacolo senza presentatore ufficiale  consecutivo dell’Accademia ha ottenuto un punteggio di 1,9 tra gli adulti di età compresa tra 18 e 49 anni nelle classifiche nazionali veloci, un calo del 64,2% dal 2020.

Per fare un confronto, la cerimonia dello scorso anno ha ottenuto un punteggio di 5,3 nella fascia demografica chiave e 23,6 milioni di spettatori per le classifiche nazionali veloci regolate dal fuso orario della notte. Gli Oscar del 2019 hanno ottenuto un punteggio di 7,7 negli adulti di 18-49 anni e 29,6 milioni di spettatori. Sebbene in aumento del 12% rispetto al 2018, quella cifra di spettatori rappresentava il secondo pubblico più piccolo di sempre per una trasmissione televisiva degli Academy Awards in quel momento. Il 2018 ha registrato il numero di spettatori più basso precedente con 26,5 milioni di spettatori. Insomma un calo continuo

Dal 2014 i dati di ascolto sono sempre stati in calo, o quasi, ma negli ultimi anni queste riduzione sono diventate drammatiche ed estreme. Un autentico disastro che, quest’anno, è diventato evidente.

Alla fine chi se ne frega di un premio che se ne infischi dei gusti degli spettatori e che, alla fine, è diventato una sorta di festival d’essay per il politicamente corretto. Una roba noiosa, piuttosto grezza, che vince solo per il contenuto antirazzista, anti discriminazione, anzi- tutto, ma non a favore di nulla. Alla fin perché andare tutti a vedere un film noioso e bruttarello, solo perché è politicamente corretto?

Audrey Hepburn vincitrice Oscar 1953

Fine della semplice spiegazione. Alla fine un buon film è sempre apprezzato,e per essere buono non basta che sia politicamente corretto o che sia pompato da un pugno di giornalisti.

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