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Gli agricoltori arrabbiati bloccano la piazza del Parlamento Europeo e assediano Bruxelles

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“Non si muove nulla, bloccheremo il paese“, gli agricoltori si preparano a bloccare gli ingressi di Bruxelles e a mandare in crisi la città dove hanno sede le istituzioni europee. Dopo l’incontro con Charles Michel, presidente del Consiglio d’Europa, la FJA (Fédération des Jeunes Agriculteurs) , l’organizzazione che coordina le proteste degli agricoltiroi, non ritiene di essere ascoltata. Dal Parlamento europeo, dove l’azione è in corso da questa mattina, i trattori si stanno muovendo per bloccare gli ingressi della capitale.

Fugea e la Fédération des Jeunes Agriculteurs hanno incontrato Charles Michel, il che non significa la fine del movimento e dei blocchi stradali. Le occupazioni dei depositi e delle strade come Hal continueranno. Alle 15.45, un rappresentante della FJA ha annunciato al microfono di Place du Luxembourg che “visto che non si muove nulla, bloccheremo il paese! I trattori sono quindi partiti per bloccare gli ingressi della capitale.

Place du Luxembourg, sede del Parlamento Europeo, è stata bloccata, con lanci di petardi e lacrimogeni fra polizia e manifestanti

 

Gli scontri sono andati avanti per tutto il pomeriggio, con gli agricoltori che hanno eletto questa posizione come loro quartier generale:

La situazione è estremamente tesa e gli agricoltori, come scritto inizalmente, sembrano decisi a bloccare tutta la città. I manifestanti sono soprattutto belgi, ma ci sono anche francesi e italiani.

Cosa chiedono gli agricoltori? In particolare, gli agricoltori rifiutano gli accordi di libero scambio come il Mercosur, chiedono una semplificazione amministrativa, denunciano gli standard europei “incomprensibili” e chiedono un prezzo “equo” per i prodotti venduti all’agroindustria.

Il vertice europeo straordinario, che riunisce i capi di stato e di governo dell’Unione Europea, dovrebbe discutere di questa rabbia nel settore agricolo, anche se l’argomento non è ufficialmente all’ordine del giorno. Oltre al Belgio, anche altri paesi europei come Francia, Portogallo, Spagna e Germania hanno visto una significativa mobilitazione da parte degli agricoltori negli ultimi giorni. Però dieci anni di decisioni sbagliate non si cambiano in una riunione.

 

 

 


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