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Analisi e studi

Germania: la disoccupazione torna a salire. Il “sogno” è finito?

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L’economia tedesca come sta andando, dal punto di vista dell’occupazione? Può esserci una crisi tale da cancellare il sostegno popolare al governo e alle sue riforme green e portare il paese verso una crisi sociale e politica.

Ricordiamo che la crisi della democrazia di Weimar degli anni ‘30 non fu causata dall’inflazione, che comunque rimane la mania tedesca, ma dalla disoccupazione, cosa di cui, curiosamente, tutti si dimenticano. Evidentemente c’è una sicurezza nel conservare benessere e posto di lavoro che cessa solo nel momento in cui si riceve la lettera di licenziamento.

Comunque qualcosa inizia a farsi sentire nel mondo del lavoro tedesco: il tasso di disoccupazione destagionalizzato della Germania è salito al 5,9% a novembre 2023, in aumento rispetto al 5,8% di ottobre e leggermente al di sopra delle aspettative del mercato del 5,8%.

Si tratta del tasso più alto da maggio 2021 poiché il numero dei disoccupati è aumentato di 22mila unità, arrivando a un totale di 2.702 milioni. Su base annua, il numero dei disoccupati ha registrato un aumento significativo di 175mila unità. Persistono variazioni regionali, con Brema e Berlino che presentano i tassi di disoccupazione più elevati, mentre Bayern e Baden-Württemberg continuano a mantenere i tassi più bassi. Intanto a novembre i posti vacanti sono stati 733mila, 90mila in meno rispetto a un anno fa

Ecco il grafico relativo a breve termine:

Ma ecco una visione con un orizzonte temporale maggiore:

Se eliminiamo la parentesi del Covid e la reazione dell’occupazione allo shock pandemico vediamo come la situazione ptivilegiata di Berlino, iniziata proprio mentre gli altri paesi stavano soffrendo la crisi del debito sovrano degli anni 2010-15, è finita. Ormai la disoccupazione, scesa al minimo sino al 2019, quando i prezzi dell’energia proveniente dalla Russia erano ridicoli, sta rimbalzando e ha ripreso a crescere.

Per ora si tratta di un rimbalzo al rialzo minimo, ma c’è, e bisogna vedere quale sarà l’effetto delle politiche fiscali e ambientali del governo Scholz.  Se, come sembra, si procederà sulla stessa strada precedente senza cambiamenti avremo un ulteriore aumento della disoccupazione chetranquillamente potrebbe arrivare al 6,5% o 7% se non più alta. Un valore molto alto per gli standard tedeschi.

 


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