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Gas Naturale Liquido: la congestione nel Golfo del Messico rallenta le operazioni

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Quasi un numero record di cisterne per LNG sta affollando i terminal di esportazione della costa del Golfo, mentre le esportazioni statunitensi di combustibili liquefatti corrono a tassi record.

Reuters ha riferito che gli impianti di liquefazione della costa del Golfo stanno operando quasi ai limiti della capacità produttiva grazie alla forte domanda, soprattutto dall’Europa, che sta attualmente cercando di ricostituire le sue riserve di gas esaurite.

Citando i dati di Refinitiv Eikon, Reuters ha scritto che circa 27 navi cisterna per LNG erano in viaggio verso i terminali di esportazione della costa del Golfo o erano già lì. Di conseguenza, le esportazioni di gas naturale liquefatto potrebbero raggiungere i 6,47 milioni di tonnellate questo mese, battendo il precedente record mensile di 6,3 milioni di tonnellate stabilito a gennaio.

L’Europa si è trasformata nel più grande mercato per il gas naturale liquefatto statunitense negli ultimi tre mesi, dato che la preoccupazione per le tensioni geopolitiche intorno all’Ucraina ha spinto l’UE a cercare alternative al gas russo nel caso in cui Mosca chiudesse i rubinetti, anche se Mosca ha ripetutamente affermato che non ha tali piani.

A seguito dell’impennata della domanda di LNG negli Stati Uniti, il paese ha superato il Qatar diventando il più grande esportatore mondiale di materie prime. Il GNL statunitense è una delle alternative preferite dall’Unione Europea al gasdotto russo, il cui consumo l’Unione sta cercando di ridurre di due terzi entro un anno.

La scorsa settimana, l’amministratore delegato del più grande produttore di gas naturale degli Stati Uniti, EQT, ha affermato che gli Stati Uniti potrebbero facilmente sostituire il gas russo, che l’anno scorso ha rappresentato il 45% delle importazioni totali di gas dell’UE.

“Abbiamo la capacità di fare di più, il desiderio di fare di più”, ha detto alla BBC Toby Rice di EQT, stimando che gli Stati Uniti avevano abbastanza gas per quadruplicare la produzione di corrente entro il 2030. I freni però vengono posti dagli ambientalisti, chesi  sono affrettati a protestare contro l’aumento delle esportazioni di LNG.  Una coalizione di oltre cento organizzazioni che ha chiesto alle banche di interrompere il finanziamento dei progetti di terminali di esportazione di LNG. Le proteste ambientaliste hanno proprio portato al blocco della revisione delle norme che avrebbe permesso una maggiore estrazione di Gas. Praticamente l’Occidente si sabota da solo.


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