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Francia: respinte le mozioni di censura (a causa dei centristi), si inaspriscono manifestazioni e rivolte

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Le due mozioni di censura presentate contro la riforma delle pensioni di Macron all’Assemblea nazionale sono state respinte. Una, quella presentata dal gruppo LIOT, ha mancato l’obiettivo per nove voti.

Chi si è allineato con la maggioranza? Una grossa fetta dei centristi ex gollisti che fan parte dei Les Republicaines

Di  61 deputati di LR solo 19 hanno votato a favore della mozione, nonostante nei giorni scorsi diversi esponenti si fossero espressi a suo favore.

Questo risultato era atteso, soprattutto a causa della “riluttanza” dei repubblicani a spingere il governo alle dimissioni. A seguito di questo voto, la riforma delle pensioni è considerata “adottata”. Nonostante ciò, il voto è stato molto più ravvicinato del previsto, contribuendo a indebolire il governo di Elisabeth Borne, che però ora potrà andare avanti, nonostante la grande maggioranza dei francesi sia contraria alla riforma.

Questa profonda contrarietà si sta esprimendo in una intesificazione delle manifestazioni se non in vere e proprie rivolte, con tanto di barricate incendiate. Ecco alcuni esempi di quello che sta accadendo (da Anonyme Citoyen):

Parigi

Montpellier

Strasburgo

A questo aggiungiamo i blocchi alle raffinerie e su diverse autostrade che stanno già rendendo scarso il carburante in diverse zone della Francia. Poi ci sono i getti di immondizia nelle prefetture e contro le case dei deputati della maggioranza. E siamo solo agli inizi…

 

 

 


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