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Francia: la neoministra dell’istruzione ha appena ritirato il figlio dalla scuola pubblica, e si è pure presa una denuncia

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Inizio con il botto per il governo francese e, soprattutto, per la nuova ministra dell’Educazione e dello Sport, Amélie Oudéa-Castéra. Dopo la sua recente nomina a questa carica Amélie è riuscita ad innescare una polemica con tanto di denuncia.

A pochissimi giorni dalla nomina ministeriale martedì 16 gennaio ha visitato la scuola pubblica di Littré, dalla quale aveva ritirato il figlio maggiore per iscriverlo a una scuola privata. Ad attenderla c’erano però una trentina di manifestanti, come riporta BFMTV. Del resto il ministro della pubblica istruzione si è fidato talmente tanto della sua nuova amministrazione da aver tolto il figlio dalla scuola pubblica. Come si può iniziare meglio?

Fischi e casseruole

Il Ministro dell’Istruzione è stato accolto con fischi dalle persone riunite “per difendere la scuola pubblica”. Uno dei manifestanti le ha gridato direttamente contro, dicendole di fare “come i suoi figli” e di “tornare alla scuola privata”. Altri manifestanti hanno scandito: “Ne abbiamo abbastanza di questa politica, che sta distruggendo le scuole statali e lo fa solo per i soldi”.

Amélie Oudéa-Castéra è riuscita comunque a parlare con il personale docente della scuola Littré. “Ho potuto tornare sulle scuse che dovevo loro”, ha detto dopo l’incontro. Venerdì scorso, il ministro aveva parlato di ore “non seriamente completate” nel settore pubblico per giustificare l’invio dei suoi figli alle scuole private, lasciando capire che c’erano molte assenze fra i docenti non sostituiti adeguatamente dai supplenti. Tuttavia, Libération ha rivelato due giorni dopo che l’insegnante del figlio maggiore del ministro non era mai stato assente.

Nonostante questo mea culpa, martedì 16 gennaio il Syndicat national des agents publics de l’Éducation nationale ha annunciato di aver presentato una denuncia per diffamazione contro Amélie Oudéa-Castéra, tanto per completare il suo benvenuto come ministra. La denuncia, che si riferisce ai commenti fatti dal Ministro per giustificare l’invio dei suoi figli alle scuole private, è stata presentata alla Corte di Giustizia della Repubblica. Si tratta dell’unico tribunale abilitato a perseguire e giudicare i membri del governo per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, riporta Le Parisien.


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