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Fondi ESG: una moda “Green” ormai in rapido tramonto

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Pochissimi anni fa Wall Street si affrettò ad  abbracciare gli investimenti sostenibili con incredibile entusiasmo. Ora sta chiudendo silenziosamente i fondi ESG o cancellando i loro nomi dopo rendimenti deludenti che hanno portato gli investitori a incassare miliardi. L’entusiamo social-ecologista non vale il denaro perso, soprattutto quando il cosiddetto “Greenwashing”, la verniciatura verde di investimenti normali, non è più possibile, e a rendersene conto è stato il WSJ. 

Il dietrofront arriva dopo una più rigorosa supervisione normativa, tassi di interesse più elevati che hanno colpito i titoli dell’energia pulita e una reazione negativa che ha reso gli investimenti ambientali, sociali e di governance aziendale un obiettivo politico.
“Questo è davvero il risultato di troppi manager che cercano di trarre profitto dalla maggiore consapevolezza e domanda di investimenti ESG”, ha affermato Tony Turisch, vicepresidente senior di Calamos Investments, riportato dal WSJ.

Secondo Morningstar, nel terzo trimestre è stata la prima volta che più fondi sostenibili hanno liquidato o rimosso i criteri ESG dalle loro pratiche di investimento rispetto a quelli che ne sono stati aggiunti. Si tratta di un’inversione di rotta rispetto a non molto tempo fa, quando le aziende stavano rinominando i fondi in difficoltà per incassare i miliardi di dollari che affluivano in prodotti di investimento sostenibili.

Nel 2021, Hartford Funds ha inserito la parola “sostenibile” nel nome del suo prodotto obbligazionario principale e successivamente ha visto gli investitori versarvi 100 milioni di dollari. Ma dopo aver mancato i propri obiettivi prestazionali lo scorso anno, Hartford sta cambiando nuovamente marcia. Entro la fine del mese, il fondo obbligazionario sarà rinominato Core Fixed Income Fund  venderà alcune delle partecipazioni che lo rendono sostenibile per ruotare verso una strategia di investimento convenzionale, secondo i documenti della società. Un cambiamento di rotta secco,  dal ‘Sostenibile’ al ‘Profitto’.

Almeno altri cinque fondi hanno annunciato di voler abbandonare i loro mandati ESG quest’anno, mentre altri 32 fondi sostenibili chiuderanno, secondo i dati compilati da Morningstar e dal Wall Street Journal.
Il ritiro arriva dopo che gli investitori hanno ritirato più di 14 miliardi di dollari dai fondi sostenibili nel 2023, lasciandoli con 299 miliardi di dollari, secondo Morningstar. Anche i fondi convenzionali hanno perso denaro, ma il dolore è stato più acuto per i prodotti climatici e altri prodotti tematici colpiti da alti tassi di interesse e altri fattori.
Ron Rice, vicepresidente del marketing di Pacific Financial, ha dichiarato che la battaglia legale sulla norma del Dipartimento del Lavoro che consente ai gestori di fondi pensione di prendere in considerazione i fattori ESG può aver pesato sulla popolarità dei prodotti sostenibili della sua società.

 

In realtò i gestori dei fondi hanno scoperto che, nonostante la comunicazione asfissiante  e ossessiva, alla fine la domanda di questo tipo di investimenti non era quella immaginata e, comunque, anche questa si è sciolta come neve al sole quando sono iniziati i problemi di rendimento. 

All’inizio di quest’anno, Pacific Financial ha rimosso la sostenibilità dal nome di tre fondi comuni di investimento che detenevano oltre 187 milioni di dollari. Tutti e tre i fondi hanno poi registrato un’impennata del loro patrimonio in gestione, ha dichiarato Rice.
Anche le pressioni politiche potrebbero influire sui cambiamenti. Il candidato repubblicano alla presidenza, Vivek Ramaswamy, è stato un critico ESG. L’anno scorso, Florida ha dichiarato di voler ritirare 2 miliardi di dollari di asset gestiti da BlackRock, in parte a causa del sostegno della società agli ESG.
Questo mix di cause ha fatto si che la crescita nel numero dei fondi ESG sia diventata…. una decrescita, un calo netto

Nel frattempo, la Securities and Exchange Commission sta intensificando la sorveglianza del settore e ha recentemente adottato una norma per evitare convenzioni di denominazione fuorvianti. I fondi hanno circa due o tre anni per adeguarsi, a seconda delle loro dimensioni.
La SEC sta già controllando più da vicino questo settore. Alcuni gestori, come quello che fa capo a Deutsche Bank, DWS, ha perfino dovuto pagare pesanti sanzioni.

Quindi, alla fine, anche il “Verde”, l’ESG, si è rivelata l’ennesima moda. Nella finanza da sempre regna solo un fattore, che non tramonda mai: il profitto. Tutto il resto è qualcosa destinato a passare rapidamente.

 


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