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Euro crisis

FMI: PER LA CRESCITA TAGLIATE I SALARI (fate cioe’ svalutazioni competitive)

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Come al solito, il FMI interviene con preziosi suggerimenti per i paesi in crisi onde recuperare la crescita economica.

Lo studio pubblicato dall’istituto, per la precisione questo:

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mostra come il paese che, per primo, taglia i salari avra’ una discreta crescita economica:

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Attenzione, perche’ dico per primo?

Perche’ esso e’ il caso della linea rossa nel grafico.  La linea blu, invece, rappresenta il caso in cui anche altri paesi in crisi prendano la stessa decisione.

Ne consegue l’essere in presenza di quel che accade quando si attuano le svalutazioni competitive brutte e cattive. Cambia solamente la forma tecnica!

Difatti, il grafico successivo, spiega tecnicamente cosa accade:

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Su una crescita di circa il 2%, l’1,2 e’ dato dal contributo dell’export (che poi ovviamente avrebbe un qualche effetto- ma minore – sui consumi interni per la quantita’ maggiore di stipendi elargiti).

Che si sia in presenza di svalutazione brutta e cattiva lo si comprende anche dalla prevista caduta dell’import:

Screenshot_2016-04-07-07-57-14

Guardate i numeri del crollo dell’importazione di beni dall’estero nel paese che, per primo, effettua una simile azione: 1 punto percentuale del PIL.

Si comprende quindi che, se gli effetti previsti sono gli stessi della svalutazione di una moneta sovrana, dietro questi studi e queste istituzioni vi devono esser la bancocrazia globalizzatrice (quella per la quale solo la borsa e’ tutto e la politica e’ nulla – cit. Marx) e l’aristocrazia mondiale intenzionata alla restaurazione del potere perduto con le rivoluzioni Francese e seguenti.

Buon ritorno al vassallaggio italioti!


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