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FINE DEL TORTELLINO A BOLOGNA. L’arcivescovo distrugge anche l’ultima tradizione

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Bologna, quella ufficiale, non ama più il tortellino, il cuore della sua stessa cucina. Il occasione della Festa di San Petronio l’arcivescovo di Bologna, e prossimo Cardinale, Matteo Maria Zuppi, ha dato indicazione di servire Tortellini al pollo, senza carne di maiale, prosciutto  e mortadella bolognese, come da ricetta tradizionale, “Per l’integrazione”, per permettere di mangiarlo anche a chi professa altre religioni.

Ovviamente queste persone NON mangeranno un tortellino, ma una pallida imitazione buonista ed ipocrita  con pollo, ricotta  e uovo, una grande porcheria che nulla a con la tradizione bolognese. Però in questo modo l’ipocrita prelato potrà far finta di averli “Integrati” , non si sa bene in che cosa, visto che neppure sono cattolici. Non era meglio allora servire una pasta al pomodoro o al pesto? No, bisogna distruggere una tradizione per far piacere a chi non la apprezza.

In attesa che in Marocco mi venga servita una Tajine di costine di maiale, per favorire l’integrazione degli occidentali in quel paese, o che in India venga servita una costata di manzo in un ristorante gestito da un bramino, non mi resta che inorridire dal punto di vista culinario per l’obbrobrio che verrà servito, e dal punto di vista personale per un prelato che si vergogna della sua Diocesi e delle sue tradizioni millenarie. Se queste gli fanno così schifo perchè non si trasferisce in una vescovato in Nord Africa o in Arabia?

Quest’estate abbiamo giàò assistito all’umiliazione del tortellino, le cui porzioni sono state tagliate alla Festa dell’Unità, ora vediamo la sua completa distruzione in nome del politically correct. Inviterei tutti i bolognesi a mangiare dei VERI TORTELLINI il 4 ottobre in occasione di San Petronio, patrono della città che non si merita neppure più. Mi piacerebbe invitare tutti aduna colossale abbuffata a base di soli tortellini in brodo, ma quelli veri.

Intanto eccovi la VERA ricetta del tortellino, quella depositata presso l’Unione Cuochi

Per 1.000 Tortellini:

La sfoglia: Pasta fresca gialla preparata con 3 uova e 3 etti di farina

Il ripieno: 300 gr. di lombo di maiale rosolato al burro, 300 gr. prosciutto crudo, 300 gr. vera Mortadella di Bologna, 400 gr. formaggio Parmigiano-Reggiano, 3 uova, 1 noce moscata

Il brodo: 1 kg di carne di manzo (doppione);1/2 gallina ruspante; sedano, carota, cipolla, sale

Preparare il ripieno dei tortellini macinando molto finemente la carne e incorporarvi le uova, il Parmigiano, la noce moscata. Il composto così preparato va lasciato riposare almeno 12 ore in frigorifero.

Preparare il brodo mettendo la carne e la mezza gallina in una pentola con 4 litri d’acqua fredda e portarla ad ebollizione, quindi togliere con la schiumarola la schiuma formatasi sull’acqua, aggiungere le verdure, aggiustare di sale e fare bollire molto lentamente per almeno 3 ore.

Preparare i tortellini stendendo la pasta sul tagliere di legno con il matterello fino a renderla molto sottile, tagliare dei quadretti di circa 3 centimetri di lato, al centro di ogni quadratino collocarvi una noce di ripieno, quindi piegare la pasta a triangolo facendo combaciare i lati, piegare il triangolo così ottenuto girandolo attorno al dito e sovrapponendo i due angoli opposti, premere il tortellino in modo che la pasta si attacchi saldamente e il tortellino rimanga in forma. Man mano che saranno pronti riporli su un ripiano.

Scolare il brodo dalla carne e portarlo di nuovo ad ebollizione, poi tuffarvi i tortellini piano piano e lasciarli cuocere a fuoco medio per almeno 3/4 minuti, prima di servire caldissimi con abbondante Parmigiano grattugiato al momento.


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