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FATE PRESTO, MA PER DAVVERO

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fate presto

Quest’oggi prosegue il massacro delle banche . In questo momento MPS non riesce a fare neanche apertura, dopo essere passata da 1,74 euro per azione tre mesi fa ad un teorico 0,56 ora. Alla base di questa crisi, come di quella di tutti gli altri istituti di credito sotto pressione, vi è l’incertezza , che possiamo classificare come segue:

  • l’incertezza sulla situazione economica generale e sulle prospettive di crescita dell’Italia;
  • l’incertezza generata dalle nuove assurde normative europee sul “Salvataggio” (o killeraggio) delle banche in difficoltà con il RBBD
  • l’incertezza sulla volontà del governo di dare una effettiva tutela del risparmio.

 

Questa crisi non può essere superata senza mettere in campo risorse, il che non significa salvare i parassitari, coloro che godono di rendite di posizione, ma significa salvare l’intera economia e quindi punire i responsabili dei disastri interni degli istituti stessi. Le risorse non possono essere messe in capo se non agendo in modo autonomo e staccandosi dai vincoli europei sia per quanto riguarda i vincoli di bilancio, sia per quanto riguarda la normativa degli aiuti di stato.

Ormai è imperativo che il Governo prenda il toro per le corna, con quelle decisioni necessarie per salvaguardare il risparmio, tramite l’intervento pubblico nel salvataggio degli istituti di credito,  non ponendovi i soldi dei tormentati contribuenti, ma con garanzie e struemnti monetari. L’intervento dovrebbe essere chiaro e diretto, ancorchè temporaneo, cioè con aumenti di capitale diretti e non tramite bad bank, che lascerebbe intonsi consigli di amministrazione in gran parte da azzerare. Inoltre l’intervento diretto permetterebbe di ritornare dell’investimento una volta risolta la situazione di incertezza.

Quindi signor Presidente del Consiglio è ora di distinguere le parole dalle azioni. Mandi al luogo a cui appartiene, l’inferno, Bruxelles, e salvi il credito degli italiani. Magari colga l’occasione e dia un calcetto anche all’euro. Non la saluteranno più a Francoforte, ma eviterà di essere sommerso di contumelie da parte degli italiani. Pensi che, al suo posto, una Merkel o un sarkozy non avrebbero perso un secondo a mandare al diavolo l’Italia pur di salvare il proprio popolo le proprie banche e la propria carriera politica.

Nel frattempo lasci da parte i lacchè di parlata toscana, e si circondi di persone pratiche e sincere: meglio sapere la dura verità, che agire con gli occhi coperti da fette di salame.


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