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ExxonMobile fa causa agli azionisti-attivisti che volevano limitare le emissioni di CO2. Perché questa azione?

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Distributore della Exxon

ExxonMobil ha iniziato un’azione legale contro gli investitori attivisti per contrastare una proposta di risoluzione che chiede al colosso petrolifero di fissare obiettivi più aggressivi di riduzione delle emissioni di CO2.

Questa è la prima volta che Exxon ha intentato una causa per impedire una risoluzione proposta dagli azionisti, come ha confermato l’azienda ad Axios e Reuters. Non è normale, anzi è molto anomalo, cercare di impedire legalmente una proposta di risoluzione degli azionisti.  Solitamente non ci si rivolge alle autorità giudiziarie in questi casi, ma si interviene con la moral suasion oppure si ricorre alle autorità di controllo, in questo caso la SEC

Exxon ha citato in giudizio Arjuna Capital e il gruppo di difesa degli azionisti Follow This. L’accusa è quella di un “programma estremo” che mira a “costringere ExxonMobil a cambiare la natura della sua attività ordinaria o a cessare del tutto l’attività”. La risoluzione include una richiesta di fissare obiettivi per le emissioni “scope 3“, cioè che obbligano la Exxon a inttervenire su tutta la propria catena logistica di fornitori, imponendo a tutti degli obiettivi di calo delle emissioni, una mossa che la società ha ritenuto eccessiva, al punto da essere eversiva per l’azienda.

ExxonMobil sostiene che la risoluzione è troppo simile alle precedenti risoluzioni che non hanno ottenuto la maggioranza, quindi dovrebbe comunque essere respinta. Tuttavia, ExxonMobil non vuole correre rischi. Si è rivolta a un tribunale federale del Texas per impedire agli attivisti di far votare la loro risoluzione.

La ExxonMobil ha sostenuto che la legge federale proibisce le risoluzioni che riguardano “operazioni commerciali ordinarie”. Secondo gli esperti, ExxonMobil spera che i tribunali abbiano una visione meno amichevole delle risoluzioni degli azionisti rispetto alla SEC. Una decisione del tribunale a favore dell’azienda potrebbe mettere fine a future risoluzioni degli azionisti di ogni tipo.

La ExxonMobil sostiene inoltre che la proposta degli azionisti “non mira a migliorare i risultati economici della ExxonMobil o a creare valore per gli azionisti”, fatto che dovrebbe essere la finalità di un’azienda commerciale. 

Dato che ExxonMobile è una società petrolifera è quasi sicuro che la mozione sarebbe stata respinta, ma, evidentemente, la società vuole porprio, d’origine, evitare queste azioni di disturbo dell’azionariato. In quesot modo ammette anche che la sopravvivenza della società e la sua redditività non sia compatibile, per lo meno in questo momento, con gli obiettivi di decarbonizzazione. Un’ammissione dura, ma almeno non ipocrita, sulle caratteristiche della società.


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