Evergrande torna in borsa e fa un salto in avanti nei valori

Le azioni del costruttore immobiliare China Evergrande Group, in precaria situazione finanziaria, sono salite alle stelle martedì dopo aver ripreso le negoziazioni a Hong Kong dopo una sospensione la scorsa settimana.

A mezzogiorno, le azioni di Evergrande erano aumentate di quasi il 16% dopo essere balzate di oltre il 60% all’inizio della sessione. Le quotazioni quindi si sono stabilizzate fra il +20% +22%.

Il salto in avanti è interessante, ma resta comunque minimo riseptto alla perdita di valore avvenuta negli ultimi due anni, dato che, all’epoca, il valore era superiore ai 20 HKD.

Evergrande è l’impresa immobiliare più indebitata al mondo ed è al centro di una crisi del mercato immobiliare che sta trascinando la crescita economica della Cina.

Le azioni della società sono state sospese dalle negoziazioni la scorsa settimana in quanto ha confermato che la polizia cinese stava indagando sul suo presidente, Hui Ka Yan, per “sospetto di crimini illegali”.

Anche un’affiliata, Evergrande Property Services, ha ripreso le negoziazioni martedì, secondo un avviso pubblicato sulla Borsa di Hong Kong.

Tuttavia, la negoziazione delle azioni del gruppo cinese Evergrande New Energy Vehicle Group è rimasta sospesa “in attesa del rilascio di un annuncio in relazione alle informazioni privilegiate” della società, si legge in un avviso alla borsa di Hong Kong. Entrambe le unità hanno interrotto le negoziazioni la scorsa settimana. Questa divisione, che dovrebbe occuparsi di auto elettriche, cerca di

China Evergrande ha dichiarato in un comunicato della scorsa settimana che le autorità avevano informato l’azienda che il suo presidente, Hui Ka Yan, era stato sottoposto a “misure obbligatorie in conformità con la legge a causa del sospetto di crimini illegali”.

Evergrande è l’impresa immobiliare più indebitata al mondo ed è al centro di una crisi del mercato immobiliare che sta trascinando la crescita economica della Cina.

Il mese scorso, Evergrande ha dichiarato di dover  ritardare una proposta di incontro di ristrutturazione del debito con i creditori poiché “le vendite del gruppo non sono state quelle previste dalla società”. Inoltre aveva ammesso che non avrebbe potuto emettere nuovi debiti poiché la sua controllata, Hengda Real Estate, era sotto inchiesta.

Il mese scorso, un ex funzionario cinese ha stimato che nemmeno la popolazione cinese di 1,4 miliardi di abitanti sarebbe in grado di riempire tutte le case sfitte in tutto il Paese. Questa enorme sovrabbondanza di abitazioni, unita a una serie di mosse finanziarie quantomeno azzardate, rischia di mettere in ginocchio il benessere di milioni di famiglie cinesi.