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Evergrande dichiara bancarotta a New York per difendere i propri beni dai creditori

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Giovedì a New York il China Evergrande Group ha chiesto la protezione per bancarotta ai sensi del Capitolo 15, una mossa che protegge i suoi beni statunitensi dai creditori mentre lavora a un accordo di ristrutturazione in altre legislazioni. 

La richiesta di Chapter 15 dello sviluppatore immobiliare in crisi fa riferimento a procedure di ristrutturazione in corso a Hong Kong e nelle Isole Cayman. Anche la sua unità Scenery Journey ha presentato istanza di protezione ai sensi del Chapter 15, insieme all’affiliata Tianji Holdings.

Le operazioni di ristrutturazione del debito a livello internazionale a volte richiedono la presentazione del Chapter 15 durante la finalizzazione della transazione, per evitare cche i creditori internazionali possano rifarsi sulle filiali ancora attive negli USA e pignorarle. Il Chapter 15 della legislazione dello stato americano è equivalente ad una applicazione della bancarotta ex chapter 7 o 11, ma con la procedura in corso all’estero.

L’anno scorso, anche l’impresa di sviluppo Modern Land China Co. con sede a Pechino ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 15, dopo aver chiesto il rimborso di un’obbligazione da 250 milioni di dollari e aver dichiarato di voler procedere con un’operazione di ristrutturazione del debito offshore.

Evergrande sta lavorando da mesi per concludere un piano di ristrutturazione del debito offshore. In aprile Evergrande ha reso noto di non avere ancora il livello di sostegno dei creditori necessario per attuare il piano. A luglio ha ricevuto l’approvazione del tribunale per tenere le votazioni sull’accordo. Le riunioni sono previste per la fine del mese.

Ancora forti le tensioni sull’immobiliare cinese

L’archiviazione di Evergrande arriva tra i crescenti timori che i problemi del settore immobiliare cinese possano estendersi ad altri settori dell’economia del Paese con il rallentamento della crescita. Da quando la crisi del debito del settore si è manifestata a metà del 2021, le società che rappresentano il 40% delle vendite di case in Cina sono andate in default.

Anche lo stato di salute di Country Garden, il più grande costruttore privato cinese, sta preoccupando gli investitori dopo che la società non ha pagato alcuni interessi questo mese.
Evergrande ha recentemente registrato un passivo di 330 miliardi di dollari. Un default alla fine del 2021 ha innescato una serie di inadempienze di altri costruttori, con il risultato di migliaia di case incompiute in tutta la Cina.

Secondo gli analisti, la crisi del Country Garden “potrebbe innescare un effetto contagio”, che ripeterebbe, peggiorata, la crisi del 2020.


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