Analisi e studi
Euro-Area: vendite al dettagli mandano cattivi segnali
Le vendite al dettaglio nell’Euro Area sono in calo su base mensile, e mancano le previsioni su base annua. Un altro segno, se era necessario, di un’economia in difficoltà

Notizia non buone per l’Eruoa area, ma ci siamo abituati. Il commercio al dettaglio dell’Eurozona è sceso dello 0,3% su base mensile nel gennaio 2025, dopo due mesi di crescita piatta e mancando le aspettative del mercato di un aumento dello 0,1%.
Le vendite di prodotti non alimentari sono calate dello 0,7% dopo un aumento dello 0,5% a dicembre, mentre le vendite di carburante sono diminuite dello 0,3% per il secondo mese consecutivo.
Le vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco sono invece aumentate dello 0,6%, invertendo quattro mesi di contrazione o stagnazione.
Tra le maggiori economie del blocco, le vendite al dettaglio sono diminuite in Italia (-0,4%) e in Francia (-0,1%), ma sono cresciute nei Paesi Bassi (1,6%) e in Germania (0,1%).
Ecco il grafico su base mensile
La crescita su base annua è rallentata all’1,5% nel gennaio 2025, rispetto al 2,2% rivisto di dicembre e alle aspettative del mercato dell’1,9%.
Le vendite al dettaglio a/a nell’Area Euro hanno registrato una media dell’1,10% dal 1996 al 2025, raggiungendo un massimo storico del 24,10% nell’aprile del 2021 e un minimo storico del -19,60% nell’aprile del 2020.
Ecco invece il relativo grafico
Un altro esempio di come l’econoia nell’Area Euro sia debole, anzi debolissima, Non c’è niente di cui essere soddisfatti: i costi energetici, dovuti a un mix di norme green e di fattori internazionali, drena le risorse europee, e la mancanza di investimenti pubblici non immette risorse nel sistema
Vedremo se il cambiamento di posizione tedesco si realizzerà e porterà a dei cambiamenti.
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