EMA verso il ritiro di J&J e Astra-Zeneca (Vaxevria)? Ci saranno problemi nelle campagne vaccinali

Secondo quanto riportato da La Stampa ed Affaritaliani si va verso il ritiro, su ordine dell’ente per il controllo dei farmaci europeo EMA, dei vaccini Johnson & Johnson Janssen e Astra Zeneca Vaxevria.  Se gli studi in corso dovessero dimostrare un’incidenza dei rari casi di trombosi cerebrale superiore alla norma anche nella popolazione anziana allora non si potrebbe che procedere al ritiro dei vaccini in oggetto, in quanto le indicazioni relative alle fasce d’età sinora utilizzate non sarebbero più valide. Lo stesso effetto si potrebbe avere se si  riscontrasse un effetto forte di abbattimento nel numero di piastrine nel sangue.

Su J&J l’agenzia europea del farmaco, l’Ema, darà un aggiornamento la prossima settimana, ma l’esperta dell’italiana Aifa, Patrizia Popoli, anticipa che «è verosimile possa essere riservato agli over 60». Però chiaramente ase anche questa categoria fosse a rischio non si potrebbe andare avanti.

Comunque ci saranno grossi problemi per la campagna vaccinale: il Ministero della Salute aveva ordinato a dicembre le seguenti dosi di vaccino

• Johnson & Johnson 53,84 milioni
• Sanofi 40,38 milioni
• Pfizer/BNT 26,92 milioni
• CureVac 30,285 milioni
• Moderna 10,768 milioni

Sanofi è là da venire mentre dei due mRNA, Pfizer e Moderna, ne abbiamo ordinati molto pochi. Che si può fare? Accelerare al massimo la produzione di questi vaccini di sicuro. Si può anche accelerare lo sviluppo del Siero studiato dl Professor Zuccotti, preside della facoltà di Medicina di Milano, non un mitomane, e che pare funzioni. Si possono accelerare le indagini sullo Spunik V che, secondo i russi, non dà problemi di coaguli ed ha iniziato ad essere prodotto in Serbia. Insomma se non si vuol far saltare la campagna vaccinale bisogna muoversi.