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Elettronica Commestibile: quando controllare la qualità dei cibi sarà molto più semplice

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Immaginate un sensore mescolato ai cibi congelati che sia in grado di rilevare , e di comunicare, se un prodotto sia stato scongelato accidentalmente e ricongelato, segnalando l’incidente, ma che possa essere mescolato con il cibo senza nessun problema perché edibile.Questa è l’ultima frontiera verso cui si sta spostando la ricerca in questo settore e la realizzazione dei circuiti stampati sta proprio muovendosi verso questo risultato.

Gli esperti di ACS Sensors hanno scritto una relazione presentando il proprio lavoro proprio nella realizzazione di sensori stampati edibili, che potrebbero aiutare a capire quando il cibo è stato contaminato o ricongelato, con gravi conseguenze.

Il mercato dell’elettronica stampata è in forte crescita, con un flusso di entrate pari a 53,5 miliardi di dollari nel 2021 e destinato a raggiungere 103,8 miliardi di dollari entro il 2027. Si tratta di un tasso di crescita del 16,56% dal 2022 al 2027, in soli cinque anni. Ormai esistono progetti e prodotti realizzati in grado di introdurre circuiti stampati e sensori in moltissimi prodotti di uso quotidiano, compresi abiti e cerotti, al fine di rilevare, ad esempio, lo stato di salute delle persone. Qui però passiamo veramente ad un altro livello:  il team di ACS Sensor ha sviluppato un sensore commestibile, realizzato con materiali per uso alimentare, come sale, cavolo rosso e cera d’api, in grado di far sapere se il cibo è stato scongelato e poi ricongelato, il tutto per evitare possibili danni da contaminazione alimentare per la salute umana.

Per creare un sensore per i prodotti surgelati, una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare materiali con proprietà elettriche modificate al momento dello scioglimento. Sarebbe inoltre ottimale se tale cambiamento segnalasse l’evento in qualche modo, come ad esempio un cambiamento di colore. Inoltre, un dispositivo elettronico commestibile, che utilizza solo componenti alimentari e consumabili, sarebbe il modo più sicuro per monitorare gli alimenti. Il dispositivo è stato testato con un’alimentazione elettrica attraverso  soluzioni elettrolitiche commestibili congelate, tra cui sale da cucina e sali contenenti calcio, nonché con alimenti naturalmente ricchi di elettroliti, tra cui uva, melone e mela. La soluzione è stata lasciata scongelare e la corrente è stata erogata tra i -50C e lo zero, valore che, secondo i ricercatori, può essere regolato con precisione in base alla quantità e al tipo di sale. Quindi il circuito si attiva solo al raggiungimento di un certo livello di temperatura. Infine il sensore alimentare viene incapsulato in cera d’api, comunque commestibile.

Questo tipo di tecnologie permetterà di monitorare con continuità ed attenzione il ciclo logistico di prodotti, permettendo di incrementare la sicurezza alimentare e ridurre gli sprechi. Poi, se mangerete un circuito elettrico, non rischierete la vostra salute.

 


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