Seguici su

Attualità

Economia post lockdown: uno scenario sui mutui a tasso variabile

Pubblicato

il

Il lockdown ha causato cambiamenti inevitabili, alcuni dei quali piuttosto critici rispetto allo scenario economico del Paese. Le attività economiche così come le scelte di consumo hanno subìto cambiamenti anche drastici e che si sono verificati nel corso di soli pochi mesi. Nonostante la sensazione comune sia stata quella di un collasso economico imminente la realtà appare molto diversa, soprattutto dal punto di vista degli investimenti sul mattone e delle richieste di credito o finanziamento. Oggi vedremo i risultati analizzati dal terzo bollettino economico della Banca d’Italia con un focus sui mutui a tasso variabile.

Il mercato del mattone

Il primo dato su cui vorremmo focalizzare la nostra attenzione è quello che riguarda l’investimento in costruzioni che, complessivamente, ha visto un calo piuttosto vertiginoso di quasi otto punti percentuali. Basti pensare che nel mese di aprile la produzione ha subìto un calo del 50% rispetto al mese precedente. Compravendite e prezzi delle abitazioni, quindi, sono quindi drasticamente scese fino quasi a fermarsi tra marzo e aprile ma questo dato è coerente con le imposizioni governative circa le misure di contenimento. Solamente le opere pubbliche hanno proseguito i lavori e gli investimenti, motivo per cui è abbastanza ovvio assistere a dati come questi. Le compravendite si sono ridotte del 15,3% e, quindi, i prezzi delle abitazioni sono aumentati. I recuperi sull’offerta e sul prezzo hanno ripreso il loro andamento “normale” a partire dal mese di maggio ma nel complesso il calo è perdurato anche nel secondo trimestre. Perché parliamo di mattone? Per il semplice motivo per cui l’acquisto e la vendita di un immobile passa nella quasi totalità dei casi attraverso il credito. E questo influisce sulla domanda e sull’offerta di mutui a tasso variabile e fisso come vedremo nel paragrafo che segue.

Il credito alle famiglie e le politiche delle banche

Il credito alle famiglie ha subito una contrazione di quasi tre punti percentuali dovuto ai tagli delle spese dovuto al clima di incertezza e alla necessità di tenere da parte i risparmi. I tassi medi dei nuovi prestiti a partire da maggio sono scesi dell’1,3% parallelamente all’aumento del costo degli immobili che, invece, è aumentato. Quindi da parte delle banche si è verificata uno scioglimento lieve delle politiche di offerta di credito al consumo con conseguenti riduzioni dei margini sui mutui destinati all’acquisto delle abitazioni. Inoltre il secondo trimestre è stato caratterizzato dalle medesime condizioni, con politiche di offerta sui mutui a tasso variabile lievemente più elastiche.

La scelta tra mutui a tasso variabile e fisso

Questi dati segnalano un periodo di grande incertezza sugli investimenti che, occorre ricordare, non si sono del tutto fermati e stanno ripartendo. L’incertezza ha provocato da un lato un alleggerimento delle offerte da parte degli istituti di credito e dall’altro una minor fiducia da parte dei consumatori rispetto ai mutui a tasso variabile. Questo si è verificato perché il mercato ha certamente influenzato spread e indici interbancari che vanno a determinare il tasso finale a carico di chi contrae il mutuo. I mutui a tasso variabile fanno riferimento all’indice interbancario Euribor che è lo specchio del mercato, una sorta ti termometro della salute economica.

Il suo nome per esteso, Euro Interbank Offer Rate sottintende che questo sia il tasso medio a cui avvengono le transazioni finanziarie in Euro tra le grandi banche europee. Si tratta di un indice affidabile, seppur soggetto a continue oscillazioni. Se i tassi rimanessero così come sono fotografati di questi tempi l’incidenza del tasso tra mutuo a tasso variabile e fisso sarebbe minima. Per questo le banche propongono entrambe le soluzioni mentre le persone cercano maggiori “certezze” nel tasso fisso, situazione determinatasi dall’incertezza economica vigente. Per poter capire quali sono stati davvero gli impatti del lockdown occorrerà prendere in analisi questo bollettino con quello di chiusura dell’ultimo trimestre di cui è ancora molto incerto lo scenario a venire.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito