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E’ LA FINE, LA MERKEL HA UN PIANO SEGRETO PER L’EUROPA di A.M. Rinaldi

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Non vi nascondo che quando ho letto questo articolo su Il Sole 24 Ore del 29.5.17 mi è venuta la pelle d’oca perché immediatamente mi è ritornato in mente cosa scrissi nel 2013 in “Europa Kaputt (s)venduti all’euro” e che desidero ricordare:

Ribadiamo ancora una volta che nutriamo grande rispetto e ammirazione per il popolo tedesco, ma abbiamo ancora timore che quando singole persone o gruppi si insidiano alla guida di quella nazione anche con mezzi democratici, pensando però che i metodi da loro adottati siano i migliori al punto da pretenderne l’imposizione ad altri, siamo più che legittimati a dubitarne e ad attivarci con tutte le forze ed energie possibili affinché questi loro disegni non vengano realizzati.”

Ormai è palese che la sig.ra Merkel sia uscita allo scoperto fra l’insuccesso del G7 di Taormina e le scadenze elettorali in patria, e forse complice qualche boccale di birra di troppo (non a caso in un comizio a Monaco di Baviera), ha dichiarato che “non possiamo più fidarci di Trump” (non è chiaro se parlava come Germania o in nome di tutta l’Europa) ripudiando l’alleanza occidentale nata dopo la fine del III Reich.

Ma il fatto ancora più grave è la notizia pubblicata dal Frankfurter Allgemeine am Sonntag (edizione domenicale del FAZ), che svela addirittura l’esistenza di un “Piano segreto”, riesumando di fatto il “Piano Funk” per il predominio economico della Germania enunciato il 25 luglio del 1940 dall’allora ministro dell’economia nazista nonché presidente della Reichbank (antesignana dell’attuale Bundesbank) in cui si pianificava nei dettagli come la Germania avrebbe dominato economicamente l’Europa al termine delle ostilità. Le analogie sono agghiaccianti! Chi desiderasse approfondire il Piano Funk : 

euro-rinaldi-piano-funk

La cancelliera attuale invocherebbe secondo il FAZ “un governo dell’eurozona economico”  e “come pilastro di questo piano la politica economica” per avere definitivamente e irreversibilmente l’Europa ai suoi ordini.

Quindi liberati dal “controllo” inglese dopo la Brexit e dagli Stati Uniti di Trump, i tedeschi non demordono dal loro antico desiderio mai sopito di dominare l’intero Continente europeo sin dai tempi della Mitteleuropa (costate due Guerre Mondiali) e questa volta ci provano (con ottime probabilità di successo) non per manu militari, ma per mezzo dell’enorme influenza acquisita grazie ai Trattati internazionali e le sue regole plasmate a propria esclusiva immagine e somiglianza con la complicità irresponsabile di tutti gli altri paesi aderenti.

Chi vi scrive non rinuncerà mai con tutte le sue forze nel denunciare cosa si sta ordendo alle nostre spalle con l’amarezza che almeno i tedeschi perseguono (anche se con mezzi e metodi discutibili) gli interessi del proprio paese, mentre tutti gli altri stanno svendendo i propri per un piatto di lenticchie (anzi di crauti!).

Un giorno, speriamo non lontano, rivedremo Norimberga.

Antonio M. Rinaldi

 

 

 

 

 

 

 

 


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