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Domanda petrolio: esperto prevede massimo per agosto

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Gli esperti di materie prime di StanChart hanno previsto che la domanda globale di petrolio raggiungerà un nuovo massimo storico di 102,24 mb/g nel mese di agosto. Un secondo picco sarà raggiunto a dicembre. Il massimo è storico, ma ci sono voluti ben quattro anni dall’esplosione del Covid.

Questa è un’inversione del trend previsionale delle varie agenzie energetiche che, sino all’inizio dell’anno, prevedevano un calo nei consumi petroliferi. Le previsioni sono divergenti fra i vari enti di ricerca: ad esempio EIA , l’agenzia per l’informazione sull’energia, ha tagliato le proprie previsioni, con un calo di 420 mila barili al giorno di domanda, il tutto come domanda in meno per l’OPEC (“Call on OPEC”). Invece  l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) prevede una crescita di 400 mb/d, 2,326 mb/d in meno rispetto alle sue previsioni del luglio 2022.  Il risultato è che tutte e quattro le agenzie si aspettano almeno una crescita, sebbene non riescano a trovare un consenso sulla sua entità. Ma ecco la parte più interessante: almeno un esperto ha previsto che la domanda di petrolio raggiungerà un massimo storico nell’anno in corso. Gli esperti di materie prime di StanChart hanno previsto che la domanda globale di petrolio raggiungerà un nuovo massimo storico di 102,24 mb/g in agosto, superando il precedente record di 102,2 mb/g stabilito nell’agosto 2019.

Fonte : standard chartered

Per quanto riguarda la questione se i fondamentali stiano migliorando o indebolendo, StanChart vede la situazione da due diversi punti di vista: l’interpretazione rialzista è semplicemente che si tratta di un massimo storico; quella ribassista è che
che la domanda globale ha impiegato non meno di quattro anni per tornare ai massimi precedenti. In effetti, StanChart ritiene che se in questi quattro anni si fosse mantenuto lo status quo, la domanda globale di petrolio sarebbe aumentata di altri 5 mb/d. Ancora meglio, StanChart vede la domanda di petrolio segnare nuovi massimi storici sia a novembre che a dicembre, con una domanda destinata a salire sopra i 103 mb/d per la prima volta nel giugno 2024.

Sul fronte del gas naturale, i futures del gas naturale hanno ridotto i guadagni di martedì nelle prime contrattazioni della sessione intraday di mercoledì, mentre gli operatori hanno continuato a valutare l’impatto sui bilanci di un clima freddo di fine aprile. I prezzi del gas sono balzati di oltre il 9% martedì dopo che le previsioni meteorologiche del fine settimana hanno indicato un secondo periodo consecutivo di forte domanda di gas naturale a causa del clima più freddo. La domanda, determinata dal clima mite, ha avuto ripercussioni sui mercati del gas, con i prezzi dell’Henry Hub che sono scesi fino a 1,84 dollari venerdì. Però l’analisi tecnica dei prezzi, attraverso le medie mobili a 50 gg, sembrano mostrare l’attesa di un cambiamento dei prezzi radicale a breve.

 


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